“Raccontare, raccontare… Francesco” al Teatro Goldoni di Venezia

La rievocazione di Francesco Pasinetti nello spazio narrativo di Giovanni Montanaro

Nell’ambito delle manifestazioni per il centenario della nascita del cineasta veneziano alcuni suoi inediti sono diventati drammaturgia per un omaggio che ci fa scoprire il suo amore per la scrittura.

Esito di una realtà artistica ricercata, Raccontare, raccontare… Francesco è un omaggio che il finalista al Premio Campiello Giovanni Montanaro ha dedicato alla drammaturgia poco conosciuta di Pasinetti nell’ambito delle celebrazioni del centenario della sua nascita. Lo spettacolo, andato in scena al Teatro Goldoni di Venezia il 23 ottobre scorso, è un collage di parole e immagini, una sorta di romanzo teatrale che illumina lo sfondo di un amore per la scrittura.

Impostata su testi ritrovati da Luisa Pagnacco, l’opera si compone di un cappello introduttivo formato da dettagli biografici, ponendo l’artista veneziano nel contesto drammatico (Pasinetti era abbonato al Teatro Goldoni, appassionato di burattini, e nel periodo in cui insegnò presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma partecipò al Teatro delle Arti di Bragaglia), che lo indusse a cimentarsi nella commedia e nell’opera lirica come autore, regista, scenografo. Il ritratto del documentarista del volto lagunare, ai cui scorci ha saputo dare dignità e nitidezza anticipando il Neorealismo, o quello del cultore fotografo che privava di notazioni le istantanee su luoghi di Venezia da tenere a mente e salvare, ma che come creatore di cinema e di libro utilizzava le parole per catalogare le immagini della città, dipinse una labile scena teatrale basata su un dialogo profondo ma spesso interrotto tra un uomo e una donna. Pasinetti lavorò con Anna Proclemer e Giulia Masina, insieme a letterati, registi e drammaturghi come Longanesi, Brancati, Fulchignoni, Antonioni, a musicisti come Malipiero e pittori come De Pisis.

Nel periodo del fascismo e della censura fu risolutiva la figura di Alida Valli, della cui vicinanza si è fatto testimone in un flash-back il nipote Pierpaolo De Mejo, voce narrante della lettura e di una lirica corrispondenza sentimentale tra l’artista e Kitty, pseudonimo sotto cui si nascondeva l’identità dell’attrice del cinema dei telefoni bianchi (“nei silenzi di isole, tendi alla purezza, sii l’eletta”). Nei brani tratti da “Cammino felice”, “Un angelo ha bussato alla porta”, “La sorella” (opera che con “Quattro Venti”, “La Ricchezza”, “Tutti hanno ragione”, sembra essere andata in scena) il dialogo di personaggi che si scavano è affidato a Giulia Briata e Andrea Tonin, giovani attori alla ricerca di un’ascesi idilliaca, come nel passo recitato di “Lontananza”, pièce apprezzata da Montanaro per i contenuti del viaggio e dell’inquietudine nel rapporto città – campagna (evocati dall’immagine di una barca e dal colore smeraldo del lago dove una coppia fantastica sui colori).

Le immagini montate provenienti dall’Archivio Storico LUCE, dalla Fondazione Cineteca Italiana e dal Fondo Pasinetti dell’Archivio Carlo Montanaro, trasformano la scena teatrale in una sorta di “pedinamento” veneziano in bianco nero, restituendo la poetica degli spazi che il regista creava seguendo il ritmo dei campi, delle calli e dei canali, i percorsi dei paesaggi e degli uomini, protagonisti sacri e profani. Promotore culturale del cinema come strumento comunicativo, difensore di un approccio globale, autonomo e tecnologico al nuovo mezzo espressivo, Pasinetti ha elaborato un criterio di ricerca filologica e lo sguardo inedito di una città sull’acqua che penetrano nel racconto concluso umilmente da Montanaro in un doppio binario: l’affermazione del critico cinematografico che definiva il suo “un teatro di maniera”, non riuscendo a sentirsi impegnato come intellettuale perché “soltanto con il cinema allora si guadagnava”, e accanto l’attualità dell’ immagine complessa di un personaggio della cultura veneziana, che nella scrittura di commedie svelava vuoti e valori, tensioni e repressioni, il senso di una desolazione interna che nell’ operazione di Montanaro è un invito alla serenità, alla cultura e al lavoro, rivolto alla gioventù.

Comitato Regionale per le celebrazioni
del centenario della nascita di
Francesco Pasinetti (1911-1949)

Associazione Culturale
“Archivio Carlo Montanaro”

Regione del Veneto
_ Raccontare, raccontare… Francesco
_ scritto da Giovanni Montanaro
_ sui testi ritrovati da Luisa Pagnacco

con:
Pierpaolo De Mejo, Giulia Briata,
Andrea Tonin,