“SCUSA MA TI CHIAMO AMORE” DI Federico Moccia

L’amore non ha limiti di età

Archiviata la tormentata storia d’amore tra Step e Babi, Federico Moccia torna in vetta alle classifiche con un nuovo romanzo.

Step e Babi non ci sono più. Non ci sono nemmeno le corse con le moto e la scritta ‘tre metri sopra il cielo’. Al loro posto troviamo Nicky e Ale e la stessa Roma dei Parioli e delle borgate popolari.
Nicky deve ancora finire il liceo e Ale lavora come pubblicitario. Si incontrano, o per meglio dire, si scontrano una mattina e, inevitabilmente scoppia l’amore. Un sentimento che dilaga in poche settimane, nonostante tra di loro vi siano vent’anni di differenza. Una storia appassionata, semplice e naturale, con pochi ostacoli e tanta vitalità, così lontana dalla violenza e dalla superficialità delle vicende sentimentali di Tre metri sopra il cielo e Ho voglia di te.

Federico Moccia ritorna ad appassionare i lettori con un romanzo d’amore di quelli che nella loro semplicità e, a tratti, irrealtà fanno viaggiare la fantasia. I personaggi sono così normali che appartengono ad una quotidianità spicciola che parla in romanesco e fa l’amore nei garage.
Sicuramente Scusa ma ti chiamo amore è un romanzo sull’eros, su cosa significhi essere donna e, soprattutto sull’amicizia. Un’ amicizia forte e vera, di quelle che niente e nessuno può distruggere, nemmeno la contesa di un ragazzo che piace a più ragazze nello stesso tempo.

Nonostante la ponderosità del volume, alcune descrizioni liriche un po’ stiracchiate e la ripetitività di situazioni già stereotipate, il romanzo è più completo dei precedenti e, in modo particolare a livello linguistico, riafferma l’abilità di Moccia come dialoghista, alle prese anche con il dialetto.
Dal libro è stato tratto un film con la regia di Moccia e l’affascinante Raul Bova nel ruolo di Alex.

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Federico Moccia, Scusa se ti chiamo amore, Milano, Rizzoli, 2007, pp.668, € 18.