MARIANGELA GUALTIERI A VENEZIA IN PRIMA ASSOLUTA CON “IL BUIO ERA ME STESSO” PER GIOVANI A TEATRO

Il 22 marzo al Teatro Fondamenta Nuove

“La vicenda di Caino parla di noi, profondamente, con spietatezza. È possibile avvicinarsi a Caino senza paura? Pensare che è talmente d’amore la sostanza siderale di cui siamo fatti, che se non siamo amati diveniamo deformi?”. Inizia da queste considerazioni il lavoro di Mariangela Gualtieri su Caino, realizzato con la guida di Cesare Ronconi per il Teatro Valdoca, che Giovani a Teatro porta, in prima assoluta, al Teatro Fondamenta Nuove di Venezia: martedì 22 marzo (ore 21) l’attrice sarà in scena infatti con “IL BUIO ERA ME STESSO”, rito sonoro con lettura di testi tratti dall’ultima produzione, “Caino”, all’interno del programma Parole in forma scenica a cura di Leonardo Mello e Cristina Palumbo per Esperienze – GIOVANI A TEATRO di Fondazione di Venezia/Euterpe. A seguire, l’autrice incontrerà il pubblico.
“Reciterò col cuore (by heart, dice la lingua inglese per dire “a memoria”) – spiega Gualtieri – i versi che ho scritto intorno alla figura di Caino, intercalandoli al racconto di questa lunga avventura: i molti temi incontrati, il mistero intuito, i vacillamenti, le attese, il buio, le guide. E così percorrerò la genesi di un testo che è stato scritto a ridosso delle prove, ripescando anche il non detto della scena, o i motti di altri autori che ci siamo ripetuti, parole che il pubblico non ode ma che a volte hanno generato l’azione scenica e sostenuto gli artefici”.
Con “IL BUIO ERA ME STESSO” Mariangela Gualtieri inaugura la serie di appuntamenti con il palcoscenico proposti da DECLINAZIONI DI DRAMMATURGIA, il viaggio nella scrittura teatrale contemporanea che coinvolge come autori anche Paolo Puppa, Antonio Tarantino e Vitaliano Trevisan. Ma l’impegno degli autori con i GIOVANI A TEATRO non è solo spettacolare: ciascun Maestro sta conducendo infatti dei laboratori di scrittura per il teatro condividendo con i partecipanti il proprio personale approccio alla drammaturgia, nell’esplorazione del tema del Male che quest’anno fa da fil rouge alle Esperienze.
E l’approccio di Mariangela Gualtieri al tema del Male, ispirandosi alla nuova produzione Valdoca, parte proprio dalla figura di Caino.
Caino è infatti il protagonista de “IL BUIO ERA ME STESSO”; fratricida biblico, dopo l’omicidio costruisce la prima città: “Ci somiglia nella sua furia fattiva, lui e i suoi discendenti costruttori – commenta l’autrice -. E in fondo la storia umana, quella che studiamo, è una lunga lista di atti violenti e di nomi che quegli atti hanno compiuti o subiti, una lunga lista di un fare che ha causato innumerevoli morti, devastazioni, fondazioni e distruzioni e nuove fondazioni. Tutta la storia pare il prosieguo della storia di Caino. A Caino non basta fare, avere un risultato. Vuole che quel risultato lo qualifichi come migliore artefice. Forse non è tanto un discorso di invidia, quanto piuttosto di dominanza, di predominio sugli altri e sulla materia”.
Mariangela Gualtieri spiega infine com’è nato l’interesse per il personaggio di Caino: “Mi sono tenuta a una certa distanza dalla pagina biblica, lontana da qualunque tentativo esegetico, attratta piuttosto dal silenzio che regna intorno alla figura di Caino e dalla potenza di questa icona: si staglia solissimo in un deserto abbagliante, a muso duro, con un fratricidio che pesa sulle spalle, la maledizione della terra, la lontananza dal volto della divinità. E poi eccolo dare inizio, con la costruzione della prima città, alle nere arti della tecnologia, rese nere più che altro dallo smarrimento dell’etica che non ha seguito l’immenso sviluppo tecnico”.

Per assistere allo spettacolo: biglietti Giovani a Teatro 2,50 euro (prenotazioni al N. Verde 800.831.606); per i non tesserati GAT, biglietto unico 10 euro. I biglietti saranno messi in vendita al Teatro Fondamenta Nuove dalle ore 19.30 del giorno di spettacolo.

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Mariangela Gualtieri – Teatro Valdoca

II BUIO ERA ME STESSO

Rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri

Prima assoluta

Vorrei far entrare chi ascolta nel paesaggio cangiante e pauroso che ho frequentato in questi anni, accanto ad un Caino dapprima schiacciato nel suo stereotipo tutto negativo e poi sempre più vicino, sempre più rispecchiante noi, uomini e donne di questo tempo. (…)
Chi ha scritto Genesi intuiva la minaccia dell’essere attivi e ragionanti e desideranti. La minaccia della stanzialità rispetto all’erranza. Della città rispetto al deserto. Della comunità urbana rispetto alla tribù. Dell’azione rispetto all’inazione. La minaccia dell’intelligenza.
La minaccia ma anche la forza non arginabile di questa energia che ci caratterizza: non è una degenerazione, è una energia in dotazione. Noi siamo “fabbricati” così, con dentro questa spinta incontenibile all’azione, con dentro questa tempesta.

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L’edizione 2010/2011 di GIOVANI A TEATRO, che coinvolge giovani (bambini e ragazzi), studenti e docenti che risiedono, studiano o insegnano nell’area provinciale, è promossa da Fondazione di Venezia con il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Venezia e di Università Ca’ Foscari e IUAV. È curata dalla società strumentale Euterpe Venezia.

Informazioni: www.giovaniateatro.it tel. 041.2201930 – 34
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