“PARLAMI D’AMORE” di Silvio Muccino e Carla Vangelista

Il primo romanzo di Silvio Muccino e Carla Vangelista è stato uno dei fenomeni letterari dello scorso 2006.
Finito di scrivere la sera in cui l’ Italia ha vinto gli ultimi campionati mondiali e pubblicato a settembre, l’ opera prima in veste di scrittori del giovane attore e regista e della sceneggiatrice romani è andata a ruba: ad ottobre ne erano già state fatte quattro ristampe.
Complici il fascino che Muccino esercita su una larga fascia di ragazze, la sua stravaganza e la sua disinvoltura, il romanzo, pubblicato dalla Rizzoli, è stato un vero successo.

I protagonisti di questa storia sono Sasha e Nicole, due individui dall’ età, formazione ed abitudini molto differenti.
Sasha è un ragazzo di ventiquattro anni, figlio di tossicodipendenti e quindi con un passato difficile alle spalle, vissuto a Borgo Fiorito.
Nicole è una donna di quarant’ anni, nata in Francia, con un passato da psicanalista, che ora insegna francese privatamente e vive il momento difficile del passaggio dalla gioventù alla maturità.
I due s’ incontrano in un modo alquanto bizzarro: investono un cane. Quello che Sasha chiamerà Oliva e che porterà a casa con sé.
Dalle ore passate in un pronto soccorso veterinario, sorgerà un’ amicizia che và al di là del sesso, dell’ età e delle abitudini che con l’ intensificarsi del rapporto andranno palesandosi.

Sasha non ha una vera e propria casa, né un vero e proprio lavoro. Passa da una sistemazione provvisoria all’ altra, lavorando il legno e dedicandosi a quello che è la sua unica dipendenza: il poker.
Nicole invece, rimane prigioniera della routine di un matrimonio ormai scaduto vedendolo come unica sicurezza.
Sasha trova provvisoriamente lavoro nella casa dei Benedetta, il suo grande amore di bambino, che ora si è trasformato in una splendida ragazza che vive al limite di ogni eccesso, viziata e capricciosa.
Nicole e Sasha cominciano a frequentarsi proprio quando la giovane donna decide di rispolverare la propria voglia di sognare al femminile e le sue conoscenze da psicanalista. L’ intento è quello di dare al ragazzo “ripetizioni” per conquistare una donna, partendo dal presupposto che non c’ è donna al mondo che non possa essere conquistata.

Le ripetizioni d’ amore sono il punto di partenza per la nascita di uno stretto rapporto che aiuterà anche Nicole ad uscire dalle sue paure e dalla sua prigionia.
Sasha riuscirà a conquistare Benedetta, rendendosi poi conto che il rapporto sempre in bilico con il suo splendido aspetto, non è quello di cui và realmente in cerca e grazie al rapporto con Nicole riuscirà invece a ritrovare sé stesso e a tagliare con le sofferenze del suo brutto passato.

Il finale è un po’ quello che tutti si aspettano e che s’ intuisce fin dall’ inizio, ma per il resto il romanzo è abbastanza coinvolgente.
Risultano un po’ troppo prolisse le parti in cui si analizzano il senso di frustrazione ed i conflitti di Nicole, sacrificando un po’ le parti più spumeggianti e divertenti di Sasha, anche se anche quest’ ultime sono pregne di profonde riflessioni.
Dietro i due protagonisti della storia s’ intravvedono le figure dei due scrittori e quindi anche nelle parti scritte dall’ uno e dall’ altra si notano freschezze e registri lessicali un po’ differenti.
Il fatto, però, di aver diviso la narrazione per capitoli “interpretati” dalla voce narrante dell’ uno o dell’ altra dissimula un po’ le differenze, anche se mantenerle evidenti contribuisce a rendere le personalità dei personaggi.

Silvio Muccino e Carla Vangelista, Parlami d’ amore, Rizzoli, pp. 395, € 16,00