“Senza vincitori nè vinti”

Foà legge Stern

Domani e domenica va in scena sulle Prealpi trevigiane, drammatico fronte delle battaglie del ’15-18, lo spettacolo-evento “Senza vincitori né vinti”, per i 90 anni dalla Grande Guerra

Cresce l’attesa per vedere in scena sul palcoscenico naturale del Monte Tomba “SENZA VINCITORI NÈ VINTI – Guera Granda 15-18”, lo spettacolo-evento che domani e domenica (ore 21.00), in prima assoluta, riunirà nel segno della memoria un’icona del teatro italiano come Arnoldo Foà e un autore che ha scritto di guerra come Mario Rigoni Stern, recentemente scomparso. È un progetto che evoca sentimenti forti e contrapposti quello che avrà come scenario le prealpi trevigiane, e che Arnoldo Foà dedicherà alla memoria del grande scrittore asiaghese. Per due notti, a cavallo di quella che nella guerra fu la linea del fronte tra il monte Grappa e il fiume Piave, la magia della scena e il potere universale ed evocativo della parola restituiranno alla memoria collettiva immagini vive e drammatiche dei morti in battaglia nella contrafforte del Grappa tra le province di Treviso e Belluno.

“SENZA VINCITORI NÈ VINTI – Guera Granda 15-18” si svelerà come un racconto teatrale a più voci, che, a 90 anni dalla fine della Grande Guerra, diventa un omaggio al valore dei soldati morti in battaglia e un monito a non scordare mai l’assurdità della guerra.

L’evento – prodotto dai Comuni di Cavaso del Tomba, Alano di Piave, Pederobba e Possagno – vedrà Arnoldo Foà recitare un testo scritto da Francesco Niccolini con Mario Rigoni Stern rievocando le suggestioni di un romanzo capolavoro come Storia di Tönle, nel quale l’evento bellico viene raccontato attraverso la fulminante esperienza di un civile, contadino ottantenne originario dell’Altipiano d’Asiago.

Accanto ad Arnoldo Foà, a rendere ancora più preziosa ed evocativa la scena, ci saranno Antonio Pizzicato e un trio di musicisti di fama mondiale, che contribuiranno a costruire quella che sarà una produzione forse irripetibile: Filippo Faes, pianista, presente regolarmente nei cartelloni di alcune fra le più importanti stagioni musicali del panorama internazionale e con all’attivo collaborazioni con musicisti classici e direttori d’orchestra tra i più grandi al mondo. Emanuele Segre, soprannominato “l’erede di Segovia”, accompagnerà invece il recitato con la sua chitarra, che lo ha portato alla conquista delle platee mondiali, di numerosi premi internazionali e a collaborazioni di grande prestigio. Roberto Fabbriciani conferirà poi ulteriore magia alla scena con il suono del suo flauto, lui che è uno dei più apprezzati flauti solisti al mondo. I tre musicisti verranno a loro volta supportati dal coro Valcavasia diretto da Cesarino Negro. Le musiche originali sono di Alessandro Grego.

Come è facile intuire anche dalla scelta del titolo, “SENZA VINCITORI NÈ VINTI” cerca di tenersi lontano dalla retorica e da ogni voglia di celebrazione, sprofondato nel disgusto per un bagno di sangue ingiustificabile, e al tempo stesso impegnato a non rimuoverne l’orrore e la memoria. Uno spettacolo, dunque, che vuole provare a tendere un ponte verso il presente e utilizzare una grande dimensione corale per poter dire “mai più”.

Collegato all’evento verrà presentato un workshop teorico/pratico su “Identità e differenze: come costruire un mondo al quale vogliamo appartenere” a cura di NLPUnion; si lavorerà sul concetto di identità, inteso come identità personale ma anche di uguaglianza, passando poi all’analisi delle paure legate alle differenze ed al loro potenziale creativo (partecipazione gratuita, info@ senzavincitorinevinti.it).

INFO > Comune di Cavaso del Tomba
tel. 0423 942311
www.senzavincitorinevinti.it