Torino: Festival Internazionale Cinema delle Donne

Un viaggio intorno al mondo in cinquanta film

Torna per il dodicesimo anno a Torino il cinema mondiale realizzato dalle donne. Crescente successo di pubblico, opere di qualità e uno sguardo sulle realtà di paesi molto lontani. Oltre quaranta film in concorso e undici fuori concorso nei “Percorsi femminili”.

Nel panorama non sempre idilliaco del cinema contemporaneo, i film presentati alla dodicesima edizione del Festival Internazionale Cinema delle Donne, tutti in anteprima italiana e in qualche caso europea, sono una ventata di aria fresca.

Il festival è una delle rare occasioni, forse l’unica in Italia, per conoscere le produzioni di donne di paesi lontani come l’India, la Corea o l’Africa, in cui essere registe e attrici è una sfida alle convenzioni e ad un contesto sociale talvolta ostile.

Dai primi giorni di fitta programmazione iniziata il 7 ottobre, subito dopo l’inaugurazione, arrivano due buone notizie. La prima: il cinema italiano, per il quale da più parti si recita una sorta di de profundis, è più vivo che mai. Basta guardare là, dove c’è fermento creativo: tra le donne. Lo dimostra non solo la quantità delle opere in e fuori concorso – nella sezione Percorsi femminili otto opere su 11 sono di cineaste italiane – ma anche per la vitalità e originalità dei temi trattati e per lo sguardo partecipe con cui vengono affrontati. La seconda: il cinema che si vede qui è ricco di idee e di sentimenti, affrontati con una naturalezza rara, a cui si è ormai diseducati da produzioni faraoniche in cui dominano effetti speciali e virtualità.

Nei film dei tre concorsi – corti, documentari o lungometraggi – la cinepresa non indulge in compiacimenti tecnici ma sviluppa racconti con rigorosa semplicità, con l’unico supporto di un montaggio non banale, e per alcune opere inconsueto, come nel documentario Women with a Video Camera dell’indiana Geetha J. La prova che quando dietro alla cinepresa c’è una donna si superano i confini dell’immagine alla ricerca di approfondimenti. Le opere proiettate possono anche non piacere, ma di sicuro non lasciano indifferenti.

Molte delle pellicole in concorso, selezionate da Clara Rivalta, direttrice e motore del festival con un gruppo di efficienti collaboratrici, sono già stati presentati e premiati in occasione di altre manifestazioni di respiro internazionale. È il caso, tra gli altri, di Amu, di Shonali Bose, miglior film in lingua straniera al Bombay International Film Festival, dell’intenso Elle etaint cinq, della canadese Ghyslaine Coté, premiato al Festival di Montreal e del sorprendente Hu Die (Butterfly) di Yan Yan Mak, già presentato alla 61a mostra di Venezia o dei documentari Marhaba Cousin, dell’austriaca Astrid Heubrandtner, vincitore del Diagonale di Graz e What I want my words to do to you, di Judith Katz e Madeline Gavin ambientato in un carcere statunitense, premio Freedom of Expression al Sundance Film Festival 2004. Solo un piccolo assaggio del programma completo che si trova su http://www.festivalcinemadelledonne.com/.

Da segnalare anche i film in concorso dedicati all’universo di ragazzi e adolescenti: Mercy, corto targato Gran Bretagna di Candida Scott Knight, No man’s land di Clara Glynn, L’enfant endormi di Yasmine Kassari – una coproduzione Belgio/Marocco- e Hip Hop Hora! produzione svedese di Teresa Fabik. Opere sottoposte all’occhio critico degli allievi di alcune scuole superiori di Torino per il Concorso Internazionale Scuola.

Il festival durerà fino a giovedì 13 ottobre 2005 e si chiuderà in serata con la premiazione, compito non facile per le tre giurie. Anche il pubblico è chiamato ad esprimere il proprio giudizio con una scheda di votazione.

Comunque vada essere qui è già un successo e non solo per le registe, ma anche gli spettatori: il cinema delle donne è ricco di creatività e originalità, guarda alla realtà in modo critico, ma sempre poetico. Non dimentica mai di essere arte.

Le giurie

Per il concorso internazionale Lungometraggi:
Ritanna Armeni, giornalista, Berta Bay Pa San, regista di Taiwan, Nawal el Saadawi, scrittrice e attivista politica egiziana, Maurizio Ponzi, regista e critico cinematografico e Carlina Torta, attrice.

Per il concorso internazionale Documentari
Kiti Luostarinen, documentarista finlandese, Amal Ftouni, regista libanese e direttrice dell’Echo of Media, Ferdinanda Vigliani, psicopedagogista torinese.

Per il concorso internazionale Cortometraggi:
Luisa Grosso, regista di corti e documentari, Belen Santos, regista spagnola e Laura Testa, psicologa e collaboratrice di Mtv.

12° Festival Internazionale Cinema delle Donne
7-13 ottobre
Torino – Cinema Nazionale, via Pomba 7
Premiazione: 13 ottobre 2005 ore 20,30 al Cinema Nazionale
Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli elettronici in italiano
Biglietti: Ingresso 5,50 Euro, Valido per tutte le proiezioni pomeridiane o serali; Ingresso ridotto 4,50 Euro, Ingresso Scuole 1,00 Euro
Organizzazione: LA MO-VIOLA – Torino
http://www.festivalcinemadelledonne.com
segreteria@festivalcinemadelledonne.com