A Venezia nasce nell’atelier del maestro Gianmaria Potenza la Fondazione Potenza Tamini

La Fondazione Potenza Tamini, creata grazie al sostegno e alla volontà della collezionista Josie Mackwitz Tamini, è una nuova realtà dedicata all’arte del Maestro Gianmaria Potenza e al suo patrimonio di conoscenze e tecniche, tanto da aver sede nel suo storico atelier al civico 1450 del sestiere Dorsoduro, nel cuore ancora pulsante di Venezia. Qui,a 87 anni, Potenza crea opere sorprendenti nel solco di una narrazione artistica profondamente veneziana, in un inaspettato dialogo tra passato e presente.

Giovanissimo, era stato invitato nel 1952 e nel 1954, come “migliore allievo”, a esporre alla Biennale d’Arte di Venezia, dove le sue opere saranno presenti anche nel 1966, 1968, 1986 e 2009. Alla sua carriera di artista si sono sempre affiancati lavori su committenza per navi, hotel, chiese e edifici pubblici, e la sua attività imprenditoriale. Potenza è, infatti, noto anche per aver fondato la vetreria La Murrina nel 1968, esperienza che gli permise di sperimentare il design del vetro.Tra gli anni Sessanta e Settanta, progetta paramenti e arredi sacri per la Santa Sede durante il pontificato di Paolo VI.

L’arte sacra rappresenta ancora oggi, con i lavori per la Cattedrale di Cremona, uno dei principali soggetti delle sue creazioni. Negli anni Ottanta, la sua produzione artistica ha una svolta significativa, con la creazione di sculture in bronzo e pitto-sculture. Gli Elaboratori, sviluppati nell’ultimo decennio del 20° secolo, rappresentano un passo importante verso una ricerca artistica meno orientata alla decorazione e più incentrata su effetti visivi dinamici. Nel 1994 la mostra “Dialogo tra le tradizioni”, che celebra il forte legame tra Istanbul e Venezia, segna anche l’inizio delle grandi esposizioni internazionali, da Hong Kong a Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti, Lituania e Russia.Negli ultimi due decenni, importanti riconoscimenti arrivano da numerose committenze per la realizzazione di opere d’arte da collocare nelle piazze di diverse città italiane e nelle sedi di importanti istituzioni, tra cui una scultura in bronzo per il Museo Erarta, San Pietroburgo (2013) e l’imponente opera per la Scuola dei Carabinieri di Firenze (2018).“È importante per me vedere sorgere una realtà che darà seguito alla mia opera. La mia arte non finirà con me, ma continuerà a vivere e a essere vissuta: mi rende felice che questo avvenga a Venezia, il luogo in cui sono nato e lavoro e a cui mai potrei rinunciare, ” commenta Gianmaria Potenza. La neonata Fondazione, affidata alla direzione artistica di Valeria Loddo, a giugno e luglio presenterà il primo progetto dedicato al lavoro di un giovane creativo: il Museo Diocesano di Cremona accoglierà il fotografo cremonese Paolo Mazzini con un’esposizione di 30 scatti sui luoghi della cultura della sua città. Grande è l’ attesa per una personale del Maestro al Palazzo Ferro Fini di Venezia, in programma da maggio a ottobre 2025, che segnerà il ritorno dell’arte di Gianmaria Potenza nella sua città.