È in arrivo il nuovo colorato e divertente film Pixar purtroppo non al cinema (ed è un peccato perché è visivamente da grande schermo e buio in sala).

Domee Shi già regista Premio Oscar per il delizioso cortometraggio di animazione Bao, è la prima donna alla regia di un, altrettanto delizioso, lungometraggio Pixar.
Artista cinese-canadese, Domee Shi ha ambientato la sua storia a Toronto (incantevole vedere questa meravigliosa – sarà una recensione colma di superlativi – città disegnata) all’interno della comunità cinese.

Il risultato è un film unico nel suo linguaggio universale, empatico nel suo accostare e parlare a generazioni diverse e di diverse culture, perché tutti siamo stati – o siamo – adolescenti, tutti abbiamo un parente ingombrate, tutti abbiamo avuto il peso sulle spalle di non deludere chi stimiamo, tutti facciamo fatica a gestire e contenere le nostre emozioni. Ecco tutto questo, qui viene detto con poetica moderna e con un forte senso di quell’ironia necessaria per sopravvivere alla tua stessa famiglia.

© 2022 Disney/Pixar. All Rights Reserved.

Siamo nel 2002 e la data non è stata scelta a caso: “La nostra regista Domee aveva 13 anni nel 2002” racconta la produttrice Collins “Aveva un rapporto molto stretto, complesso e in qualche modo anche esilarante con sua madre. Alcuni dei momenti più folli del film sono basati su episodi realmente accaduti a Domee”.

Meilin Lee è una tredicenne sicura di sé e un po’ maldestra, con un gruppo di migliori amiche, che la chiamano più semplicemente Mei; ha ottimi voti a scuola e un rapporto con la sua famiglia migliore rispetto alla media.
Diciamo che più che studentessa modello ha l’ansia di essere figlia modello per sua mamma, mentre cerca di essere con le sue amiche un’adolescente normale, con passioni normali e non a tutti i costi una mini diplomatica dell’ONU.
Le energie spese da Mei per non deludere la mamma e le amiche sono notevoli e producono un certo stress. Potrebbe essere tutto normale, se non fosse che un bel giorno, una quantità eccessiva di stress provoca in Mei uno sbuffo emotivo talmente potente che la trasforma in un enorme Panda Rosso.

© 2021 Disney/Pixar. All Rights Reserved.

Nel momento in cui Mei riesce a mantenere a bada il caos emotivo dell’adolescenza, torna a essere una tredicenne dalle sembianze umane.
C’è un’antica leggenda che lega alcuni membri della famiglia di Mei alla figura divina del Panda Rosso. Sarà la ragazzina a scoprirlo. Come scoprirà che un conto è tenere a bada le proprie emozioni, tutt’altra cosa sopprimerle.

© 2021 Disney/Pixar. All Rights Reserved.

“È coraggiosa, sicura di sé, un po’ nerd, entusiasta, stravagante e leggermente altezzosa”, afferma la regista Domee Shi parlando del suo personaggio principale. “Quando avevo la sua età ero proprio come lei. Scrivevo fan fiction di Harry Potter e mi dedicavo con passione a disegnare fan art. Avevo un album da disegno segreto di cui i miei genitori ignoravano l’esistenza. Ora che sono adulta, conosco tante donne fantastiche che da ragazze erano delle nerd. Volevo mettere in luce questa caratteristica attraverso il personaggio di Mei”.

© 2021 Disney/Pixar. All Rights Reserved.

Red è una storia molto tenera, sentita con la testa e scritta con il cuore, e buffissima sul rapporto madre/figlia e su cosa significhi emotivamente entrare nell’adolescenza.