È bene essere ambiziosi; poi occorre sapersi gestire e dimostrare che l’ambizione c’è ma anche la sostanza. Il regista, il 50enne argentino Andy Muschietti, e la sceneggiatrice Christina Hodson (da una storia di Joby Harold, John Francis Daley e Jonathan Goldstein) hanno fatto squadra e (r)innovato il look della Justice League, marchio di fabbrica della DC Comics, dando al loro eroe più veloce un’identità ingenua e inquietante, un mix micidiale e divertentissimo.

L’eroe super veloce Flash, alias Barry Allen, creato nel 1956 da Robert Kanigher e Carmine Infantino, morto nella Crisi sulle Terre infinite (1985), poi riportato in vita dallo stesso Johns (con i disegni di Ethan Van Sciver) nella miniserie Flash Rebirth (2009), qui si basa su Flashpoint (2011), serie limitata di fumetti pubblicata, e realizzata dallo sceneggiatore Geoff Johns e dal disegnatore Andy Kubert.

Il battito d’ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Potrebbe essere il sottotitolo di questo film.

“Don’t live your past, live your life” dice Bruce – Ben Affleck – Wayne a Barry.

I mondi si scontrano quando Barry usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente a resettare l’universo?

Sono circa due anni che i supereroi sul grande schermo se la devono vedere con il multiverso, linee temporali, futuri paralleli, e noi stiamo dietro loro cercando di diventare noi stessi supereroi del tempo e della matematica. Insomma un po’ ci siamo stancati. E poi succede che arriva questo film su Flash, e ci divertiamo molto nonostante il multiverso.
Prima di tutto il merito è di Ezra Miller con i suoi lineamenti squadrati e quello guardo vispo di chi ti si osserva attentamente. Il suo Flash è un successo perché lo ha fatto suo, lo ha personalizzato, lo ha fatto uscire dalle pagine del fumetto e senza naturalizzarlo, lo ha reso un protagonista al Cinema.

Gli effetti visivi e CG hanno un impatto meraviglioso nel risaltare, come non mai, i poteri della Justice League.
In secondo luogo a rendere questo film una delizia è l’arco emotivo su cui scivola disinvolta la regia: l’affetto nostalgico e al tempo stesso irriverente. The Flash ha un carattere giocoso e devoto nei confronti del passato. Lo dimostra rimettendo il grandioso Michael Keaton nell’armatura di Batman (già interpretato nel 1989 e 1992 per Tim Burton), sfruttando il suo potenziale di attore, tragico e comico. A questo si aggiungono una serie di battute argute e spiritose.


Quando Barry/Flash torna indietro nel tempo, a modo suo lo stravolge – non possiamo dire nulla per non rovinare frasi e situazioni a dir poco esilaranti – la sceneggiatrice Christina Hodson si prende tutto il tempo per divertirsi e scherzare con uno script accattivante che acchiappa la generazione cresciuta con alcuni film come Ritorno al futuro
Due ore e mezza senza sosta, The Flash merita di essere visto sul grande schermo. È un bel film DC Comics. E supera di gran lunga gli ultimi tiepidi suoi “colleghi” (i tiepidini Guardiani della Galassia 3, Ant-Man 3, Shazam 2).

Regista: Andy Muschietti
Genere: Fantasy
Anno: 2023
Paese: USA
Durata: 144 min
Data di uscita: 15 giugno 2023
Distribuzione: Warner Bros. Pictures