“Leopardi” di Pietro Citati

Un affascinante lavoro sul famoso letterato

Leopardi «è una mente complicatissima. Da un lato si serve di occhi microscopici per creare un sistema di relazioni quanto più fitte e mobili possibili. Però il sistema può essere pericoloso, se diventa eccessivamente razionale può irrigidirsi. E allora la sola possibilità di fuga è affidarsi alla trasformazione. Ecco perché egli diventa tutti i libri che legge. Ed è la ragione per cui pensa di essere solo uno scrittore di tentativi».

Citati, in questo suo affascinante e scrupoloso lavoro su uno dei più grandi geni italiani, riesce ad avvicinare questa «mente complicatissima» al lettore.

«La felicità di Leopardi ragazzo era fragilissima: un battito di ali, subito perduto».
Lo scrittore presenta un giovane Leopardi che ama la vita, spensierato, capace di divertimenti e pagine allegre di letteratura. Allo stesso tempo, però, si delineano le personalità e l’anima dei suoi genitori: Monaldo Leopardi «uomo estroso e bizzarro, meschino e donchisciottesco; un attaccabrighe, ma profondamente innamorato del figlio» così legato alla prole che quasi gli costruisce una prigione intorno, l’amata biblioteca, luogo di studi e giochi, mondo animato dalla fervida fantasia del giovane Giacomo.
Poi il lettore percepisce l’austerità, la freddezza della madre, l’elegante marchesa Adelaide Antici:«una figura immobile: non esce mai di casa. Sempre rinserrata tra le pareti domestiche, ad aprire e chiudere porte, a spiare, controllare, risparmiare. La sua avarizia è terribile, ma al tempo stesso necessaria -[…] È lei con piglio draconiano riesce negli anni a riassestare le finanze».

La madre trasmette al figlio l’esigenza della malattia, di cui lei gioisce, nella sua ottusa e distorta visione della fede cristiana.
Leopardi adolescente e, poi, adulto soffre per la sua malattia, una malattia fisica che porta con sè una forte depressione, una malattia dell’anima che allontana il Poeta dal mondo, dalle reali dinamiche amorose, che lo costringe a un frustante isolamento, ma che gli permette di essere ricosciuto tra gli Immortali.

Pietro Citati con questo suo ricco e affascinante lavoro, con questo saggio faticoso, come egli stesso ammette in un’intervista «capire Leopardi è stato difficilissimo, è stata un’impresa straordinaria che si lega alla sua molteplicità e apparente contradditorietà» porta il lettore a riconsiderare il personaggio Giacomo Leopardi, a leggere le sue Opere con occhi nuovi.

Pietro Citati, Leopardi, Mondadori, Milano, 2010, pp.436, € 22.00.