L’iniziativa Ca’ Foscari Cinema si propone di coinvolgere l’ambiente universitario in cicli di incontri con personalità di spicco, workshop finalizzati alla produzione di lavori cinematografici, ed in generale di stimolare una riflessione critica intorno al mondo del celluloide. E dato il tenore della presentazione c’è da crederci.
Degli ospiti di tutto riguardo, mercoledì 2 febbraio all’auditorium di Santa Margherita, hanno patrocinato l’avvio di questo nuovo progetto: il regista di film di genere e recentemente scrittore Umberto Lenzi, il critico cinematografico Marco “Stracult” Giusti e il direttore artistico della Mostra del Cinema di Venezia, Marco Müller.
“Il trio” ha parlato degli argomenti più disparati, dal mutamento del cinema di genere con l’avvento degli anni ‘70 alla breve avventura del Cinevillaggio (alternativa lagunare al Cinecittà, sorta ai tempi della Repubblica di Salò) materia di uno dei romanzi di Lenzi; a seguire, nel tardo pomeriggio, la proiezione del film Spasmo (1974) sempre del regista toscano.
Quel che però ai nostri occhi (cinefili) conferisce un rilievo speciale a tal evento è una chicca regalata da Tsukamoto Shinya, vate del cinema cyberpunk made in Japan.
Si tratta degli elettrizzanti 24 secondi di filmato (in anteprima mondiale) che segnano l’esordio nell’animazione del regista giapponese e saranno la sigla di CFCinema 2011.
Con questo corto, come spiega la docente di cinema giapponese Roberta Novielli, il regista ha voluto rappresentare il futuro post-universitario degli studenti: si vede infatti un uomo in abito d’affari a cui esplode la testa al pari di un palloncino, dopo varie turbinose metamorfosi!
L’ennesimo sberleffo ghignante di quell’enfant terrible di Tsukamoto.
