Roman Polanski (Premio Oscar per Il Pianista) torna alla regia con un classico della letteratura inglese, ambientato nella fumosa Londra ottocentesca alle prese con la recente industrializzazione. Dal libro di Charles Dickens, Oliver Twist è una fedele ricostruzione (narrativa e scenografica) del celebre romanzo. Un film tenero e delicato sulla povertà di ieri e di oggi, sulla purezza che appartiene ad ogni bambino e che nessun adulto potrà mai ritrovare.
Oliver Twist (interpretato dal giovanissimo Barney Clark), orfano di entrambi i genitori, vive in una casa lavoro dove miseria e scarsità di cibo sono il solo pane quotidiano. Bollato subito come sovversivo, viene venduto come apprendista ad un impresario di pompe funebri per la cifra di cinque sterline. Dopo l’ennesima rissa con un altro apprendista Noah Claypole (non è folle, madame, è che gli avete dato da mangiare troppa carne di manzo!), che lo provoca alludendo alla morte della madre, Oliver viene ingiustamente punito e decide di scappare verso Londra. Giunto in periferia tra il freddo e la fame, incontra Artful Dodger, un ragazzo di strada che in cambio di un posto dove dormire e un po’ di cibo lo introduce nella banda di Fagin (uno straordinario e perfido Sir Ben Kingsley). Qui Oliver impara a sopravvivere rubando quel che capita insieme alla sua nuova banda di amici. Arrestato ingiustamente per un furto non commesso, conoscerà per un attimo l’illusione di una vita serena grazie al generoso libraio Brownlow (Edward Hardwicke), che lo porta via con sé dandogli la possibilità di salvarsi dalla strada. Ma non bastano i bei vestiti e la purezza di spirito per salvarsi da un destino che sembra seguirlo ovunque.
Ed è proprio la purezza a far da sfondo a questa storia in cui, come nel libro, l’animo ingenuo di Oliver Twist, non viene mai contaminato dalle nefandezze e dalla cattiveria che lo circonda. Lo stesso Polanski racconta che l’idea del film è nata per una sorta di immedesimazione con il personaggio dickensiano, dalla volontà di raccontare qualcosa ad una platea di giovani (salvo precisare con la solita ironia che, un pubblico giovane, va da nove a novantanove anni!). Che poi lo sfruttamento minorile e la condizione dei bambini dell’Inghilterra ottocentesca ricordi da vicino alcune realtà attuali è cosa ovvia, ma necessaria da raccontare. Il parallelo fra il giovane Polanski (ragazzino ribelle negli orrori del ghetto di Varsavia) e Oliver Twist rende ancora più credibile la storia, anche se, assicura lo stesso regista, non è per questo che ha deciso di mettere in scena un classico come Dickens. L’incontro di Polanski con lo scrittore inglese, in fondo, è un ibrido che mescola finemente cinema e letteratura regalando il migliore dei risultati possibili.
Uscito come romanzo a puntate nel 1836, il libro racconta le vicissitudini di un ragazzino salvato dagli aiuti della circoscrizione, come ricorda il sottotitolo The Parish boy’s Progress, a causa di una legge che ha visto opporsi il giovane cronista Dickens con tutte le sue forze. Proprio grazie a tale legge, infatti, le condizione dei poveri e dei diseredati erano peggiorate, impedendo loro di sopravvivere con gli aiuti statali e costretti a lavorare in delle apposite case lavoro in cambio di ospitalità.
La troupe de Il Pianista si ritrova al completo, con Pawel Edelman alla fotografia, Allan Starski alla sceneggiatura e Herve de Luz al montaggio. E proprio la scenografia è ricostruita totalmente in studio, rimandando alla Londra nostalgica di metà ottocento (alcune scene sono state possibili grazie all’inserimento di effetti speciali). Ma non manca l’ironia in Oliver Twist e, nonostante la disperazione del personaggio e dello spettatore, Polanski riesce ad ironizzare sulla assoluta mancanza di valori nella nostra epoca. Ed è proprio Fagin a dire orgoglioso al giovane orfanello di continuare a rubare (bravo, continua così e diventerai un eroe del nostro tempo!).
E se Javier Marias, scrittore spagnolo, ci spiega che un cuore bianco non è quello che non si macchia di proprie colpe, ma quello che riesce a mantenersi intatto dalle colpe altrui, è qui che torna tutta la purezza di un’opera immortale. Il desiderio del perdono, della compassione, della pietà che mai, in fondo, viene a mancare.
Oliver Twist
Titolo originale: Oliver Twist
Nazione: Regno Unito, repubblica Ceca, Francia, Italia
Anno: 2005
Genere: Drammatico
Durata: 130′
Regia: Roman Polanski
Sito ufficiale: www.sonypictures.com/movies/…
Sito italiano: www.olivertwistilfilm.it
Cast: Ben Kingsley, Barney Clark, Lewis Chase, Frances Cuka, Jake Curran, Harry Eden, Frank Finlay, Jamie Foreman, Chris Overton, Leanne Rowe, Mark Strong, Jeremy Swift, Joseph Tremain
Produzione: Robert Benmussa, Timothy Burrill, Roman Polanski, Alain Sarde
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 21 Ottobre 2005 (cinema)