“Questione di tempo” di Richard Curtis

L'amore per la vita

Viaggiare nel tempo semplicemente per riuscire a scoprire la bellezza dell’attimo presente e irripetibile: ecco il segreto di Richard Curtis in una commedia inglese che tocca lo spettatore nel suo stesso cuore per rivelargli che amore e dolore sono solo una Questione di Tempo.

Tim è un giovane impacciato della provincia inglese, cresciuto in una famiglia unita e piuttosto “particolare”: all’età di 21 anni suo padre gli rivela un segreto, il potere soprannaturale di poter tornare indietro nel tempo. Grazie a questa rivelazione Tim cerca di cambiare e aggiustare la propria vita dedicando il suo potere alla ricerca dell’amore.

Non si sta certo parlando di una matricola della commedia inglese quando si nomina Richard Curtis. Anche se da solo il suo nome non evoca niente, basta accostarlo a certi titoli come Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill o Il diario di Bridget Jones per capire la portata della sua esperienza. Da produttore esecutivo ha partecipato ai più grandi exploit internazionali della commedia inglese degli ultimi venti anni, da sceneggiatore ha condiviso 6 nomination agli Oscar con Steven Spielberg per War Horse, da regista ha regalato perle come Love Actually e I Love Radio Rock. E proprio in questa veste torna con Questione di tempo.

Il carattere romantico di Richard Curtis non si è mai nascosto nei suoi film precedenti e neppure in questo caso, ma questa volta non si ferma alla banalità della storia d’amore, si estende piuttosto alla passione per la vita stessa. Il pretesto del viaggio nel tempo non serve ad altro a Curtis che per dimostrare la bellezza del presente: il romanticismo di Curtis si esalta nel dare forma all’emozione racchiusa nell’attimo vissuto sempre come se fosse ultimo e irripetibile.

Come il migliore dei narratori, Curtis mette in scena una commedia dai tratti fantascientifici che non ha nulla di fantascientifico, ma che anzi riesce a raccontare la realtà dell’esistenza più di qualsiasi storia reale: in Questione di tempo la fantascienza sembra essere un semplice grimaldello usato per spalancare la porta che si chiude di fronte alla meraviglia di una quotidianità nascosta nella preoccupazione per il futuro o per i rimpianti del passato. Questione di tempo è un film toccante sui problemi dell’esistenza, sulla vita reale: “È strano, ma molta gente pensa che le cose peggiori della vita siano anche quelle più reali – dice il regista – a volte sono accusato di essere troppo sentimentale e poco realistico perché racconto storie di persone che si innamorano, ma troppo spesso la gente dimentica che questo nella vita vera accade miliardi di volte e che non sono reali soltanto il dolore e la violenza.”

Ad aiutarlo c’è un attore splendido, Bill Nighy, che nel ruolo del padre di Tim riesce a dare quello spessore necessario a rendere il proprio personaggio carico di quella magia gioviale e a tratti irresponsabile che la figura paterna ideale dovrebbe possedere. È il suo attore feticcio d’altronde, quello che già in Love Actually e in I Love Radio Rock portava alla sceneggiatura una irriverenza travolgente, quella che qui in Questione di tempo trasforma un padre nel migliore degli amici possibili.

È proprio con un amico che tutto è nato come racconta Curtis: “In una semplice conversazione con un amico ci siamo chiesti cosa avremmo fatto l’ultimo giorno della nostra vita. Entrambi eravamo certi di non voler vincere Oscar o gettarci con un paracadute, ma trascorrere una giornata normale, a casa a fare colazione con la famiglia e a cena con gli amici. Ho pensato a quanto questa risposta fosse interessante nella sua semplicità e ho cominciato a riflettere su come scrivere un film che culminasse con questa decisione: rimanere nel presente perché è pieno delle stesse gioie che tutti gli altri giorni dovrebbero avere.”

E ancora una volta Richard Curtis realizza un ritratto adorabile degli inglesi, nonostante per l’Inghilterra lui sia quasi uno straniero: “I miei genitori sono australiani, io sono venuto in Inghilterra per la prima volta a dieci anni e non mi sono mai considerato un vero inglese. Sono una persona che ama l’Inghilterra. Spesso le persone che amano di più un paese non appartengono a quel paese. A volte devi essere straniero per cogliere certe qualità che altrimenti resterebbero invisibili.” E a proposito di queste qualità altrimenti nascoste, nella colonna sonora del film viene enfatizzato un brano italiano, Il Mondo di Jimmy Fontana, qui da noi quasi ormai dimenticato: “Da piccolo in vacanza all’Isola D’Elba c’era un Juke-box che suonava a ripetizione quella canzone. Me ne sono innamorato, ho cercato di inserirla in ogni film che ho fatto, ho addirittura scritto una intera sit-com su un ristorante italiano per poterla inserire nella colonna sonora, ma non ci sono mai riuscito.”

Titolo originale: About Time
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Genere: Commedia, Romantico
Durata: 123′
Regia: Richard Curtis
Sito ufficiale: www.abouttimemovie.com
Sito italiano: www.questioneditempo-ilfilm.it
Social network: facebook, twitter
Cast: Domhnall Gleeson, Rachel McAdams, Bill Nighy, Tom Hollander, Margot Robbie, Lydia Wilson, Vanessa Kirby
Produzione: Translux, Working Title Films
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Data di uscita: 07 Novembre 2013 (cinema)