SYMPHONY OF HUNGER

FLUXUS digerito IN quattro MOVimenti

La School for Curatorial Studies Venice (SCSV) e la Galleria AplusA hanno il piacere di annunciare la prossima mostra dal titolo: “A Symphony of Hunger”.

Nata dalla collaborazione con Fondazione Bonotto, la mostra cerca di stimolare nuove connessioni e relazioni attraverso una serie di opere di artisti affermati ed emergenti in dialogo tra loro. I temi esaminati si susseguono partendo dal desiderio, gusto, digestione e scarto, orchestrati attraverso un modello curatoriale sperimentale in cui l’esplorazione organica di fame corporale si evolve in un’indagine socio-politica ed estetica.

Le opere presentate nella mostra sono riunite attorno a una selezione di opere chiave provenienti dalla Collezione Luigi Bonotto di: Demosthenes Agrafiotis, Joseph Beuys, Robert Filliou, Juan Hidalgo, Dick Higgins, Arrigo Lora Totino, George Maciunas, Walter Marchetti, e Claes Oldenberg. Nato negli anni Sessanta, il movimento Fluxus è stato parte integrante nella sfida a espandere la definizione di Arte, operando una rottura con le pratiche artistiche preesistenti. Prendendo il nome dalla parola latina che significa “fluire” o “flusso”, il movimento è stato guidato da artisti che desideravano connessioni, azioni e scambi a livello umano, e credevano profondamente che l’arte avesse origine nella pancia piuttosto che nella testa. Ispirati da queste intenzioni e dalla musica sperimentale del compositore John Cage, gli artisti Fluxus hanno esplorato nozioni di inclusione democratica, associazione interattiva e indeterminatezza nell’arte.

La mostra cerca di risvegliare lo spirito del movimento Fluxus attraverso una convergenza nella contemporaneità. Infatti, nonostante i principali sforzi del movimento si possono considerare superati, le linee di pensiero alla base delle sue rivoluzionarie intenzioni continuano a sopravvivere all’interno dell’ambito creativo odierno, pur assumendo delle forme e delle espressioni diverse. Molti artisti oggi sono ispirati dalla medesima fame di esprimere questioni sociali, culturali, e politiche attraverso la fisicità e l’interazione con le loro opere. Unendo le storiche selezioni della Collezione Luigi Bonotto a una rosa di artisti contemporanei, la mostra cerca di creare un dialogo armonioso tra autori che hanno sviluppato il proprio lavoro attraverso cinque decenni e dieci nazioni diverse, condividendo un desiderio comune.

I dodici artisti provenienti da diverse parti del mondo con il proprio lavoro cercano di testimoniare la fluida continuità di un atteggiamento, nato negli anni sessanta e che continua a perdurare anche nel nostro tempo. Alcuni lavori site-specific sono realizzati espressamente per l’occasione, tra cui un’installazione del sound artist Christian Skjødt [Danimarca], così come: un pezzo poetico di Barbara Rockman [USA], una performance di Tizian Baldinger [Svizzera], e un’installazione interattiva di Davide Sgambaro [Italia]. Nella mostra saranno presenti inoltre opere audio e video di Christof Migone [Canada], Pil & Galia Kollectiv [Grecia], e Mark Salvatus [Filippine]. Un lavoro fotografico di Kensuke Koike [Giappone] e due opere di Mano Penalva [Brasile].

La sinfonia concettuale di opere verrà presentata attraverso un modello sperimentale, in quanto si svolgerà in quattro giorni in un susseguirsi di “movimenti” curatoriali. Seguendo il processo fisico della digestione nel percorso congetturale di una partitura, ogni giorno rivelerà una nuova serie di lavori. Con il progredire della partitura teoretica della mostra, ogni movimento parteciperà alla costruzione di quello finale, creando un’armonia di sfumate connessioni. La sinfonia si svilupperà in un crescendo sino a quando la mostra sarà completata il quarto giorno. Nonostante la disposizione della mostra diventerà a questo punto permanente, i lavori non rimarranno statici. Anzi, molti dei pezzi saranno in costante movimento ed evoluzione nel tempo e nello spazio. I visitatori avranno così la possibilità di metaforicamente ingerire la partitura della mostra a loro piacimento.

School for Curatorial Studies Venice
SYMPHONY OF HUNGER
FLUXUS digerito IN quattro MOVimenti
Venezia, 24 settembre – 31 ottobre, 2015
A plus A Gallery, San Marco 3073
Primo Movimento: Giovedì 24 Settembre alle ore 18:00.
Secondo Movimento: Venerdì 25 Settembre alle ore 18:00.
Terzo Movimento: Sabato 26 Settembre alle ore18:00.
Quarto Movimento: Domenica 27 Settembre alle ore 18:00.
A Symphony of Hunger si inaugura la sera del 24 Settembre 2015 con un vernissage presso l’A plus A Gallery, con una nuova performance sperimentale a cura del sound artist Graham Dunning [UK]. Nel corso dei tre giorni successivi la mostra presenterà una variegata e stimolante serie di eventi di artisti locali e internazionali tra cui Anna Elisabetta Benucci [Italia], Tomas Colaco & Sofia Aguiar [Francia], e The Coyote Collective [Italia].
La mostra rimarrà aperta fino il 31 Ottobre 2015.