“CONCERTO DI FRANCO BATTIATO”

IL ROCK DI BATTIATO COINVOLGE MONSELICE

Archiviate le critiche ricevute dal suo film alla Mostra del Cinema di Venezia, Franco Battiato torna a vestire i panni del cantante offrendo al folto pubblico accorso alla cava della rocca di Monselice, un concerto in chiave rock.

Nonostante alcuni problemi tecnici iniziali, e dopo la lettura di alcune poesie da parte del filosofo Manlio Sgalambro, collaboratore di Battiato da circa un decennio, il singolo “Tra sesso e castità” tratto da “Dieci stratagemmi”, ultimo lavoro dell’artista catanese ha aperto magnificamente il concerto organizzato dall’Associazione Giacomo Spanò. Uno dietro l’altro sono scivolati energici i successi di Battiato, rivisitati nelle sonorità dalla partecipazione degli Fsc, una rockband di Padova che lo ha accompagnato sia nelle registrazioni dell’ultimo album che in tour. I tre ragazzi che compongono gli Fsc (Davide Ferrario, Stefano Spallanzani e Andrea Pollato) hanno dimostrato di avere entusiasmo, grinta ma anche molta professionalità nell’eseguire i brani in scaletta e sono stati ben supportati dagli altri tre musicisti che sono soliti accompagnare Battiato: Angelo Privitera, Carlo Guaitoli e Giorgio Mastrocola. Tra canzoni nuove come “Running against the grain” e “Bist du bei mir”, vecchie come “Strade dell’est” e “ L’era del cinghiale bianco”, e cover come “Ruby tuesday” dei Rolling Stones e la sempreverde “Impressioni di settembre” della Pfm, in grado di far ballare le circa 2500 persone presenti, c’è stato comunque spazio per momenti più intimi e commoventi, come l’esecuzione di “Povera Patria”, di “La cura” in una splendida versione per tastiere, pianoforte e voce e di “Lontananze d’azzurro”.
I bis naturalmente sono stati all’insegna del puro divertimento, sia per Franco Battiato e i suoi musicisti, sia per il pubblico che ha dimostrato ampiamente il suo apprezzamento per i nuovi arrangiamenti di “Cerco un centro di gravità permanente”, “Cuccuruccuccù” e “Voglio vederti danzare”, e si è lasciato coinvolgere dall’entusiasmo di Battiato trasformando quasi il concerto in una festa di fine estate.

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