Carlo Montanaro “Dall’argento al pixel”

Dal libro all’autore

Presentato giovedì 12 gennaio all’Ateneo Veneto il nuovo libro di Carlo Montanaro “Dall’argento al pixel” con la partecipazione dell’autore, dello storico del cinema Gian Piero Brunetta e del regista Tinto Brass.

La presentazione del libro Dall’argento al pixel di Carlo Montanaro ha aperto le attività accademiche dell’Ateneo Veneto del 2006, un’istituzione sempre più aperta al cinema, alla comunicazione e soprattutto ai giovani, come ha confermato lo stesso segretario accademico Michele Gottardi in apertura di serata. Giovani studenti e appassionati di cinema hanno affollato l’Ateneo per non perdere l’occasione di vedere insieme tre personalità così diverse ma accomunate, seppur con diverse sfumature, dall’amore verso l’arte cinematografica.

Tra le migliaia di pubblicazioni inerenti alla materia, sicuramente ne mancava una che parlasse in maniera specifica della tecnica del cinema, dei materiali, delle pellicole, insomma che rendesse il giusto onore ai primi sforzi dei pionieri che hanno reso grande quest’arte. Gian Piero Brunetta ha commentato con un efficace «Era ora» l’intuizione di Carlo Montanaro che ha pensato questa pubblicazione, scritta con grande semplicità e ordine, per tutte quelle persone che hanno voglia di avvicinarsi al cinema, di capirne gli sviluppi, di conoscerne le esperienze. Il libro, che costituisce la versione ampliata del saggio Il cammino della tecnica già apparso nel 2001 all’interno dell’opera Storia del Cinema Mondiale a cura di Gian Piero Brunetta, condensa in poco più di centocinquanta pagine l’evoluzione della tecnica del cinema.

Si passano in rassegna le invenzioni dei Lumière, le meraviglie di Méliès, le macchine e i meccanismi, l’avventura del cinema muto e dei suoi maggiori esponenti. Si parla abbondantemente dell’avvento del sonoro e delle difficoltà subite per affermarsi, per poi trattare dell’avvento del digitale, dell’uso delle nuove tecnologie, dei pixel. Ed è proprio riguardo al problema del digitale che interviene in maniera attiva l’altro ospite della serata, il regista Tinto Brass, noto soprattutto per la sua produzione erotica più che per le sue prime esperienze di aiuto regista e di montatore al fianco di grandi autori, come per esempio il grande Rossellini. Brass, che ha ringraziato a più riprese l’autore dell’invito e della fiducia nei suoi confronti, ha affermato di aver girato in digitale il suo MonAmour e di aver riscontrato non poche difficoltà riguardanti l’illuminazione. E con immancabile ironia il regista ha raccomandato ai giovani che vogliono cimentarsi con la macchina da presa di studiare, di imparare bene il linguaggio e «di fare molta attenzione alla forma… e alle forme».

Per rendere più piacevole il tutto, Carlo Montanaro ha omaggiato il pubblico di alcune rarità provenienti dal suo ricchissimo archivio. Immagini, risalenti all’inizio del Novecento, che mostravano i primi tentativi per colorare le pellicole e piccoli frammenti riguardanti l’inaugurazione del campanile di San Marco del 1912.

Una serata per mostrare l’importanza del cinema e di come a poco più di cent’anni dalla sua nascita continui ad affascinare e ad appassionare grazie a continue e nuove emozioni.

Carlo Montanaro
Dall’Argento al Pixel – Storia della tecnica del cinema
2005, Le Mani, Genova
Pag. 158, 12 euro