Cesare Cremonini, classe 1980, accompagnato dall’inseparabile bassista Nicola “Ballo” Balestri, sale sul palco di Tortona (Piazza Duomo, Arena Derthona) forte di una carriera ormai solida che vanta tre album da solista: l’ultimo del 2008, intitolato “Il primo bacio sulla luna”.
Nonostante un problema tecnico proprio all’inizio del concerto (un blackout che fa partire lievemente in ritardo il tutto) la tappa piemontese di Cremonini procede senza intoppi regalando alla piazza, gremita di fan, una bella serata.
La scaletta apre con Mondo, uno degli ultimi successi in collaborazione con Lorenzo “Jovanotti” Cherubini, e chiude con uno storico brano (appartenente al repertorio Lunapop), Un giorno migliore: sono passati dodici anni ormai da Squerez ma il pubblico impazzisce e canta sempre con enfasi le canzoni di quell’album.
Il cantante bolognese regala una prestazione che convince, accompagnato da talentuosi musicisti; quando non è seduto sullo sgabello davanti al pianoforte (lo strumento con cui si è avvicinato alla musica fin da bambino) si scatena sul palco intrattenendo al meglio il pubblico davvero eterogeneo.
Durante il concerto c’è tempo anche per una cover di Bob Dylan (che in questo 2011 ha compiuto 70 anni) She belongs to me, la prima cover visto che lo stesso Cremonini ammette di non averne mai fatte.
Toccante la citazione tratta da Amici miei di Monicelli pronunciata da uno dei protagonisti, il Conte Mascetti (storica interpretazione di Tognazzi): durante una piccola pausa infatti tra una canzone e l’altra lo schermo rimane acceso riportando la battuta: “Ma è proprio necessario essere qualcuno?”.
Non può mancare 50 special (aggiornata in “ma quanto è bello andare in giro per i colli tortonesi”) e altri successi come Latin Lover, Il pagliaccio, Niente di più, La fiera dei sogni e altre ancora ben miscelate nelle due ore di live.
Verso mezzanotte la serata si conclude: Cremonini presenta la sua band, ringrazia il pubblico pagante e si congeda. La piazza si svuota. Bel concerto estivo. Nulla da dire. Clap, clap.