Dante Ferretti scenografo

Quando le idee diventano sogni

“Disegnare i sogni: Dante Ferretti scenografo” è il titolo della mostra inaugurata l’11 aprile al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Sessantacinque bozzetti originali del premio Oscar 2005 per “The Aviator” di Martin Scorsese, realizzati nel corso della sua carriera.

La mostra dedicata allo scenografo italiano, ospitata nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana di Torino, è una “prima” europea, dopo la grande esibizione organizzata dall’Academy of Motion Picture, Arts & Science e al Los Angeles Museum of Art.

All’inaugurazione il grande assente, suo malgrado, è proprio lui, Dante Ferretti, partito per Los Angeles dove sta lavorando al nuovo film di Tim Burton Believe it or not, una produzione da 250 milioni di dollari in cui molte sfide aspettano il grande scenografo italiano, peraltro abituato a collaborazioni con i più famosi registi del mondo.

Raggiunto telefonicamente durante la conferenza stampa, Ferretti conferma che “Tim Burton è un visionario e questo sarà un film visionario”, racconta un piccolo aneddoto del suo rapporto con Federico Fellini: “Bisognava entrare nel suo mondo. Ogni giorno, andando negli studi di Cinecittà, io che sogno pochissimo di notte, dovevo inventarmi dei sogni da raccontargli perché lui ogni giorno mi chiedeva cosa avevo sognato. Con lui le idee diventavano sogni”.

La mostra segue un percorso che parte dal suo ultimo lavoro The Black Dahlia di Brian De Palma e raggiunge a ritroso il passato fino a E la nave va di Federico Fellini, 1983. In mezzo ci sono i bozzetti, alcuni di grande formato, realizzati con tecniche diverse, la cui vividezza quasi invita i visitatori ad “entrare” negli ambienti fissati sulla carta. Tra le opere in mostra “La prima di Hell’s Angels” da The Aviator, gli ambienti tibetani ricreati in Marocco per Kundun di Scorsese, le atmosfere cupe di Intervista con il vampiro di Neil Jordan, le mongolfiere del Barone di Münchhausen di Terry Gilliam.

Non mancano alcune curiosità: i disegni per Assumption, di Anthony Minghella, film mai realizzato sulla storia del pittore fiorentino rinascimentale Filippo Lippi, e un bozzetto di Gangs of New York di Scorsese, unico esemplare della collezione di proprietà della Miramax, casa produttrice del film.

Di Dante Ferretti, profondo sostenitore del “meraviglioso” e dotato di una straordinaria capacità creativa, in grado di eliminare ogni filtro tra spettatore e schermo (“Voglio che lo spettatore creda completamente a quello che vede” ha dichiarato a La Stampa di Torino), e di trasmettere immediatamente l’atmosfera di ogni storia, Scorsese ha detto “Lavorare con Dante ispira e diverte. La sua passione si estende al film, diventa contagiosa”.

Sicuramente contagerà i visitatori di questo omaggio alla genialità.

(L’immagine: La prima di Hell’s Angels, The Aviator, 2004)

Disegnare i sogni: Dante Ferretti scenografo
11 aprile – 11 giugno 2006
Museo Nazionale del Cinema di Torino
via Montebello 15 – 10124 Torino
Tel. 011 8138.560-561
Orari: da martedì a domenica 9-20; sabato fino alle 23; lunedì chiuso
Catalogo della mostra:
Disegnare i sogni: Dante Ferretti scenografo, a cura di Alberto Barbera, 128 pagg., 18,00 Euro
www.museocinema.it