“Glasvegas” dei Glasvegas

Una potenza scozzese

Da qualche mese sento e leggo cose molto positive su un nuovo gruppo scozzese: i Glasvegas. Riviste specializzate, televisioni, cantanti affermati, negli ultimi tempi, esaltano questi artisti, sotto contratto Columbia, formatisi nel 2003 ma esplosi nel 2008, con all’attivo solo due album.

La prima volta che avevo sentito lodi ai Glasvegas era alla fine dell’estate scorsa: un amico melomane, che vive a Londra, me li aveva presentati come fenomeno dell’anno: credevo esagerasse. Mi sbagliavo. Poche settimane dopo ho iniziato ad ascoltare e riascoltare le dieci tracce presente nel disco intitolato, semplicemente, Glasvegas.

Il primo pezzo intitolato Flowers & Football tops dura sette minuti e apre alla grande la tracklist che prosegue con canzoni cariche di alternative-rock puro, senza fronzoli. Geraldine e Stabbed, secondo il parere di chi scrive, sono le più belle ma non posso non citare la perla che chiude l’album: Ice cream van, 5 minuti e 56 secondi che ultimano uno dei dischi più belli del 2008.

Il frontman del gruppo, James Allan, che scrive quasi tutti i pezzi dei Glasvegas, ha una voce che non ci dimentichiamo, di quelle destinate a rimanere e in chi ascolta, e nella storia della musica. Si. Non è un’esagerazione, per quanto all’inizio, i Glasvegas sono già nella storia: se la prima decade del millennio l’aveva inaugurata Alex Turner con gli Arctic Monkeys la chiudono ora questi giovani scozzesi.

A testimoniarlo sono le parole dei critici ma soprattutto la risposta del pubblico internazionale: il secondo mini-album, uscito poco prima del Natale passato, si intitola A Snowflake Fell ed ha già scalato tante classifiche. Abituiamoci ai Glasvegas: sentiremo la loro musica ancora per molto tempo.

Tracklist:
_ 1. Flowers & Football Tops
_ 2. Geraldine
_ 3. It’s My Own Cheating Heart That Makes Me Cry
_ 4. Lonesome Swan
_ 5. Go Square Go
_ 6. Polmont on My Mind
_ 7. Daddy’s Gone
_ 8. Stabbed
_ 9. S.A.D. Light
_ 10. Ice Cream Van