MADELEINE PEYROUX

La Billie Holiday dalla pelle di luna

Se ascoltate la radio in questo periodo, potrebbe capitarvi di sentire qualcosa che assomiglia ad un vecchio disco di Billie Holiday, ma fate molta attenzione: in realtà, state ascoltando una delle più fresche e accattivanti promesse del nu-jazz, Madeleine Peyroux. Ma quello che vi sorprenderà veramente è scoprire che la dolce Madeleine, oltre ad essere giovane e solo alla sua seconda prova discografica, ha un incarnato pallido come la neve.

Avere un timbro di voce simile a “Lady Day”, una delle più grandi cantanti di blues e jazz di tutti i tempi, è un’arma a doppio taglio: ci si fa notare molto facilmente, ma c’è il rischio di deludere le aspettative. Forse è per questo che Madeleine Peyroux ha fatto passare ben 9 anni tra il primo e il secondo disco: salutata come “la nuova Billie Holiday” nel 1996, quando uscì Dreamland, il suo debutto discografico, Madeleine ben presto fa perdere le tracce di sé per rifugiarsi in Europa, a Parigi. Qui lavora assiduamente come artista di strada, e ritrova la sua dimensione naturale.
Oggi Madeleine è una giovane donna emotiva e ancora un po’ impacciata, ma quello che ha maturato in questi anni si è miracolosamente condensato nel suo ultimo album, Careless Love. Tra cover di autori famosi e canzoni proprie, Madeleine seduce ed emoziona: si parte con una fascinosa versione di Dance Me To The End Of Love di Leonard Cohen, per poi passare a You’re Gonna Make Me Lonesome When You Go di Bob Dylan, Don’t Cry Baby di Bessie Smith, Between The Bars di Elliott Smith e ad una vecchia Weary Blues di Hank Williams – solo per citarne alcune. L’orecchio rimane aggrappato ad ogni suo piccolo respiro e a questo suo timbro così miracolosamente “nero”, mentre attorno a lei si muove un ensemble dai colori tipicamente jazz (degno di menzione è il pianoforte raffinatissimo di Larry Goldings). Il risultato è semplice e carezzevole, e molto elegante.
Il segno della maturità espressiva raggiunta dalla Peyroux è dato dal fatto che anche nelle sue canzoni (tra cui la title track) Madeleine mantiene sempre alto il livello espressivo, con il risultato che l’intero disco scorre fluido e senza mai una caduta di tono.
Last but not least, non dimentichiamo la presenza di un signor produttore come Larry Klein (ex marito di Joni Mitchell) e la collaborazione con Jesse Harris, già autore per Norah Jones. E, proprio come la Jones, anche Madeleine Peyroux è da aggiungere all’ormai numerosa lista delle giovani promesse del nu-jazz esplose negli ultimi anni: classe e talento da vendere racchiuse in personalità semplici e spesso timidissime. Che sia proprio questo il segreto del loro successo?

Sito ufficiale dell’artista:www.madeleinepeyroux.com