Negrita in concerto al Venice Sherwood Festival

Sogni e rock a San Giuliano

Venerdì sera al Parco San Giuliano di Mestre, all’interno del ben noto Sherwood Festival, in questi giorni presente anche nel mestrino, i Negrita hanno dimostrato la loro potenza sonora incantando la folla con un sound energico e dirompente.

Allo Sherwood regna un’atmosfera allegra e distesa, il festival è l’annuale punto di ritrovo e comunione non solo di attimi musicali, ma anche di riflessione sui problemi della vita quotidiana. Luogo ideale per l’esibizione dei Negrita che da anni coniugano la musica rock con l’impegno sociale. Dopo l’uscita dell’ultimo album “Dannato vivere” (ottobre 2011), complessivamente riuscito ma non tra i migliori della band toscana, l’attenzione del pubblico si è concentrata sul tour live 2012 dei Negrita.

Il concerto a San Giuliano inizia alle 22 con un pezzo dinamico e vitale come Cambio, prosegue poi con il nuovo Fuori controllo e l’euforico Il libro in una mano, la bomba nell’altra, quest’ultimo brano tratto dall’incendiario album HELLdorado (2008) ha scatenato la danza. Nel repertorio della serata sono presenti le canzoni di Dannato vivere, ma soprattutto un insieme di canzoni provenienti da svariati album della band che da più di venti anni racconta le sue storie coinvolgendo il pubblico con un ritmo incalzante e dei testi “resistenti”. Le tematiche ricorrenti come sogni, desideri, rabbia e difficoltà emergono con semplicità tra le note realizzando una comunione di sentimenti tra artisti e pubblico.

Sul palco sono presenti in sei: oltre agli storici Pau, Drigo, Mac e Frankie ci sono Cristiano Dalla Pellegrina e John Type. Pau sembra essere nato per stare sul palcoscenico: introduce le canzoni, balla, incita e provoca il pubblico. Si alternano momenti euforici come Notte mediterranea, Salvation, Mama maé e In ogni atomo (dedicato al pubblico del festival) a momenti più intimi come Magnolia e Brucerò per te. Il ritorno sul palco per il bis è carico ed esplode con Transalcolico, tratto dall’album “Reset” del 1999, accompagnato da un divertente ballo di Pau stampato sullo schermo colorato che fa da sfondo al palco. Tra gli ultimi pezzi il commovente Ho imparato a sognare e Gioia infinita, la serata si conclude con un messaggio positivo e ovviamente combattivo, una carica adrenalinica e emotiva di cui tutti sentivamo il bisogno.

Foto a cura di Romina Greggio Copyright © NonSoloCinema.com – Romina Greggio