“ODISSEE” DI GIAN ANTONIO STELLA

Italiani sulle rotte del sogno e del dolore. Passato e dimenticato

Odissee. Italiani sulle rotte del sogno e del dolore (Rizzoli, 2004) di Gian Antonio Stella, è il proseguo ideale de L’Orda, di cui completa e integra le tematiche. Se infatti, ne L’Orda, si parla di tutta l’epopea dell’emigrazione italiana, con Odissee Stella concentra la sua attenzione sulle traversate in mare che i nostri emigranti affrontavano per andare a cercar fortuna nel nuovo mondo.

Il saggio racconta dei viaggi in nave degli italiani tra la fine dell’800 e i primi del ‘900: da dove partivano, perché partivano, come erano reclutati, che tipo di viaggi facevano, e poi all’arrivo cosa trovavano. Odissee è un nuovo percorso all’indietro: che tuttavia, come il precedente, riporta al presente, facendo da specchio e da eco ai viaggi sulle carrette del mare dei nostri giorni.

Odissee non parla solo di viaggi: il saggio approfondisce anche temi relativi allo sfruttamento dei nostri emigrati, alle truffe dei trafficanti del mare, ieri come oggi, alle condizioni di miseria dell’Italia per cui era impossibile restare. Insomma: il tentativo è quello di tappare un altro buco nella memoria collettiva. Anche perché la rimozione storiografica, nel caso dei viaggi per mare, è grande: su naufragi e grandi viaggi, dichiara il giornalista, esiste una bibliografia ristretta.

Eppure, nonostante la scarsità di materiali, due tipi di documenti in appendice al libro contribuiscono a restituire la temperatura di quei viaggi per mare. Il primo riporta alcuni estratti dal giornale sanitario del dottor Ansermini, medico di bordo del piroscafo Giava, partito da Genova per il Sudamerica l’8 ottobre 1889; il diario è un racconto agghiacciante sulle condizioni igieniche e sanitarie della terza classe, a cui veniva negato qualsiasi tipo di medicinale: per curare la dissenteria, il medico non aveva a disposizione nemmeno i limoni, perché servivano per le bibite della prima classe.

La seconda appendice, invece, è una piccola raccolta di canti popolari di emigrazione: La colonna sonora di un secolo di traversate. Stella riporta canzoni notissime, come Mamma mia dammi cento lire, ma anche pezzi meno conosciuti come Vuoi tu venir, Giulietta?, canto popolare di Asolo, terra natale di Stella. Molti di essi raccontano in musica avvenimenti tristissimi della nostra emigrazione: come, ad esempio Il tragico naufragio del vapore Sirio.

Le canzoni fanno da sottofondo ideale a tutto il libro, accompagnando le descrizioni di quei viaggi della speranza. Viaggi che iniziavano, allora come oggi, con l’imbroglio: false prospettive di benessere venivano infatti alimentate da una “folla di illusionisti” (circa 10.000 persone), che si era inventata il mestiere del batti birba, ovvero l’adescatore di potenziali emigranti. Gli emigranti italiani, sognando una vita migliore, credevano e partivano. Ed era un business delle «tonnellate umane»: navi stracariche di emigranti, vecchie e senza manutenzione, ambienti malsani, cibo insufficiente e avariato, pulizie inesistenti, continue epidemie a bordo. A ciò si aggiungeva la noncuranza degli scafisti e delle compagnie di navigazione di inizio secolo, che provocò migliaia di morti sul fondo degli oceani: con i naufragi dell’Utopia, dell’Ortigia, dell’Oncle Joseph, del Sudamerica, del Lusitania, del Bourgogne, del Florida, del Republic, del Titanic, del Principessa Mafalda, del Sirio.

Ma Odissee non naufraga anch’esso nel dolore, e trova la chiave del riscatto attraverso le storie di chi ce l’ha fatta. Stella sceglie così di terminare il saggio con la testimonianza di Pascal D’Angelo, pastore degli Appennini, emigrato e autore del libro Son of Italy, che descrive il suo incanto alla scoperta di New York. Sono le parole di uno che, nella lotta col mare, con la morte, con le malattie, con il dolore, ha vinto: a testimonianza che, nonostante tutti gli imbrogli, le umiliazioni, gli sfruttamenti, la fame, molti dei nostri nonni sono arrivati lì dove volevano. E ci sono rimasti, trovando una nuova casa.

Gian Antonio Stella, Odissee. Italiani sulle rotte del sogno e del dolore, Rizzoli, 2004, p. 198, € 5,90.