Robert Doisneau alla Fondazione Forma

Un parigino in America

Prendete il più parigino dei fotografi e mandalo nel cuore dell’American Dream armato di macchina fotografica. Il risultato sarà una serie di scatti dai colori vividi, in cui l’occhio intrinsecamente europeo di Doisneau si posa impietoso sulle contraddizione di un paese in cui la vita assomiglia in maniera inquietante alla sua rappresentazione pubblicitaria.

La mostra ospitata alla Fondazione Forma per la Fotografia di Milano fino prossimo al 17 novembre e dedicata ad uno dei maestri della fotografia del Novecento, Robert Doisneau, si divide in due sezioni talmente diverse che uno spettatore distratto potrebbe pensare catturate da due diversi obiettivi.

Da una parte “Dal mestiere all’opera”, che presenta il Doisneau che tutti conoscono, quello degli splendidi scatti in bianco e nero in cui viene fermata in maniera incredibilmente realistica la vita di strada della Parigi del dopoguerra, con il suo fardello di poesia e di miseria, le partite a calcio tra le macerie dei bombardamenti, la vita dei caffè e i mercati all’aperto. Qui chi scatta non è il Doisneau fotografo “per mestiere”, a servizio delle grandi riviste, ma quello che scatta per necessità interiore, scegliendo i soggetti secondo il proprio personale gusto e dando vita ad un’”opera” assolutamente personale.

La tenerezza e l’umorismo di queste immagini rivelano l’amore profondo del fotografo per Parigi (nato nel 1912, trascorre quasi tutta la sua esistenza nel sobborgo di Montrouge), il suo approccio “umanista”, che lo porterà a scegliere come soggetto più le banlieue che gli spendidi e modaioli boulevard del centro, il fiuto per lo scatto da cogliere al volo, in piena naturalezza.
O almeno simula un’idea di spontaneità, anche quando la scena viene in realtà posata, come accadde per quello che è sicuramente lo scatto più famoso di Robert Doisneau, “Le Baiser de l’Hôtel de Ville”. Il famoso bacio “catturato” (in realtà i due giovani erano in posa) in mezzo al traffico cittadino viene presentato nella mostra milanese assieme al servizio giornalistico di cui faceva parte. Un reportage realizzato per la rivista Life nel 1950 e dedicato a Parigi, città in cui “i giovani si baciano per strada tutto il tempo senza che nessuno dica niente”, a differenza di quanto evidentemente succedeva nei più puritani Stati Uniti.

Ma l’occasione per approfondire meglio la conoscenza del gigante d’oltreoceano e delle abitudini dei suoi abitanti arriverà per Doisneau dieci anni dopo, con l’incarico da parte della rivista Fortune di realizzare un reportage a Palm Springs, cittadina della California sorta fra deserto e mare, famosa per i campi da golf e per le lussuosissime ville dove miliardari e divi di Hollywood venivano a trascorrere i loro weekend. Il risultato di questo viaggio è raccolto nella sezione “Palm Springs 1960”, che presenta una serie di fotografie esposte per la prima volta in Italia il cui tratto distintivo è sicuramente l’uso del colore, scelta sicuramente inusuale per il fotografo francese ma in questo caso indispensabile per trasmetterne le sensazioni.

Catapultato in un mondo estraneo, fatto di palme, piscine, cieli blu, cigni gonfiabili, signore in pelliccia in pieno deserto e macchine lussuose lanciate in un paesaggio desola, l’obbiettivo di Doisneau coglie tutti i rituali, le abitudini, le contraddizioni dell’upper class americana. Lo sguardo è ironico, sottolinea tutta la finzione di uno stile di vita che sembra uscito da un film o da una sit-com televisiva. La ricchezza ostentata e il trionfo del kitsch si ritrovano dei vestiti, nelle abitazioni e nelle automobili, che stridono profondamente con la natura circostante, dove domina l’arida calma del deserto californiano.
Un’occasione unica per vedere Doisneau sconosciuto, arrivato nel nostro paese grazie anche alla collaborazione della Fondation Cartier-Bresson e l’Atelier Doisneau di Parigi.

ROBERT DOISNEAU – DAL MESTIERE ALL’OPERA. PALM SPRINGS 1960
dal 21 settembre al 17 novembre 2010
Milano, Fondazione Forma per la Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1
Orari: da martedì a domenica ore 10-20; giovedì e venerdì ore 10-22
Ingresso: intero € 7,50; ridotto € 6
Catalogo Contrasto
Info: tel. +39 0258118067; info@formafoto.it
[www.formafoto.it->www.formafoto.it]