Ci sarà una ragione per la quale gli Stati Uniti d’America, solitamente in vetta a tutte le classifiche mondiali legate ad indici di benessere, si trovano quasi al 40esimo posto per quanto riguarda la qualità del servizio sanitario nazionale.
Inoltre, nonostante gli USA siano il Paese che produce maggior ricchezza al mondo, ha degli indici molto alti di mortalità infantile e una percentuale altrettanto elevata di morti per cancro.
Michael Moore, abbandonata la parentesi quasi da pamphlet di Fahrenheit 9/11, analizza nel suo ultimo documentario Sicko, presentato in anteprima al 60esimo Festival di Cannes, le cause di queste contraddizioni che, a volte, diventano veri e propri paradossi.
Come molti sapranno, l’assistenza medica in America è legata alla stipula di un’assicurazione privata, senza la quale, anche per una banale ferita, si deve pagare per ottenere le cure necessarie. Già è grave che cinquanta milioni d’Americani vivano senza alcuna rete di supporto medico, ma è ancora più deplorevole, come sottolinea Moore, che anche chi gode di un’assicurazione spesso non ottiene alcun rimborso. I colossi assicurativi, prima di procedere con un esborso di denaro, sottopongono il caso a una loro commissione medica che, se giudica la richiesta dell’assicurato non necessaria, non sborsa neppure un centesimo. Il problema è che i medici che lavorano nelle assicurazioni fanno carriera, e hanno aumenti di stipendio, in base alla quota di richieste cassate e rigettate al richiedente. In molti casi, la superficialità dimostrata, risulta in seguito mortale.
Sicko colpisce profondamente le coscienze e dimostra come negli Stati Uniti anche i diritti basilari del cittadino, tra i quali rientra quello alla salute, sono subordinati al denaro e agli indici di borsa.
C’è forse una qualche via d’uscita a questa situazione? Moore, con un gran colpo di teatro che farà certamente discutere, la trova portando a Cuba alcuni pazienti americani vittime di Ground Zero, Paese nel quale il servizio sanitario garantisce cure mediche gratuite che negli Usa quei cittadini non possono ad oggi ottenere.
Un film di Michael Moore.
Genere Documentario.
Colore, 120 minuti.
Produzione USA 2006.
Uscita: Cannes 2007