Il Padiglione della Santa Sede alla Biennale di Venezia 2023

“Amicizia Sociale: incontrarsi nel giardino”

La Santa Sede ritorna a Venezia, per la 18. Mostra Internazionale di Architettura. La Biennale di Venezia 2023, che si terrà quest’anno dal 20 maggio al 26 novembre. La partecipazione è stata annunciata da pochi giorni dagli organi di stampa del Vaticano attraverso un Comunicato Ufficiale.

Già nel 2018 il Vaticano si era presentato alla Biennale presieduta da Paolo Baratta con il Padiglione intitolato Vatican Chapels curato da Francesco Dal Co, che aveva realizzato 10 cappelle, luoghi di incontro, nel bosco dell’Isola di San Giorgio Maggiore. Questa volta invece, la mostra dal titolo “Amicizia Sociale: incontrarsi nel giardino” sarà allestita negli edifici del Monastero benedettino e nei giardini dell’Abbazia di San Giorgio.

I visitatori saranno invitati – secondo le parole del Curatore del Padiglione, l’Architetto Roberto Cremascoli «a prendersi cura del pianeta come ci prendiamo cura di noi stessi e a celebrare la cultura dell’incontro».

Il Commissario e il Curatore del Padiglione Vaticano hanno invitato a partecipare alla mostra l’Architetto portoghese Alvaro Siza Premio Pritzker nel 1992) – figura di indiscussa fama nel panorama artistico e architettonico – e il collettivo italiano Studio Albori (Emanuele Almagioni, Giacomo Borella, Francesca Riva),  studio multidisciplinare specializzato nello sviluppo di progetti che mescolano attività architettoniche con processi partecipativi ed ecologici. L’Architetto Siza aveva partecipato in anni recenti alla Biennale di Architettura, precisamente nel 2016 con il Padiglione portoghese della Biennale alla Giudecca, attraverso i progetti di edilizia sociale dal titolo Neighbourhood – Where Álvaro meets Aldo.

La mostra della Santa Sede si svilupperà all’interno dell’Abbazia benedettina: partendo dalle sale d’ingresso che si affacciano sul Canale della Giudecca, attraverso la galleria “manica lunga” e le sale che si aprono sul giardino, fino al giardino stesso. L’installazione dal titolo O Encontro del maestro Alvaro Siza accoglierà e condurrà il visitatore in un dialogo con i pezzi disegnati dal maestro, fino a giungere allo spazio esterno. Quest’ultimo sarà caratterizzato da un nuovo giardino progettato dallo Studio Albori. Lo spazio, solitamente riservato alla Comunità benedettina, sarà aperto ai visitatori. La nuova disposizione dei percorsi tra gli orti, il pollaio e le aree di sosta pone l’accento sulla condivisione e sulla contemplazione che sono al centro della vita quotidiana dell’Abbazia e crea la possibilità di un dialogo tra i residenti e coloro che visitano e godono di questi spazi.

Il Cardinale José Tolentino de Mendonça, Commissario del Padiglione della Santa Sede, ha espresso il suo compiacimento per la possibilità di assicurare la presenza della Santa Sede a una Biennale che celebra il ruolo degli architetti nella creazione di un futuro migliore e più sostenibile per il nostro mondo, come riconosciuto dal tema “Il laboratorio del futuro proposto da Lesley Lokko, Curatrice della Biennale 2023. Il Cardinale, che nell’autunno del 2022 è stato nominato Prefetto del Dicastero vaticano per la Cultura e l’Educazione, ha affermato che questa presenza vuole essere una «dichiarazione del desiderio della Chiesa di essere vicina non solo al mondo dell’architettura ma alle arti in generale e deve essere vista come una dichiarazione programmatica di come il Dicastero cercherà di assicurare la presenza della Chiesa in quei luoghi, eventi e spazi in cui si riuniscono gli artisti». L’obiettivo, ha osservato, è quello di «recuperare il senso della Chiesa come amica degli artisti, interessata a celebrare e a mettere in luce i loro risultati al fine di sviluppare un dialogo più ricco e una crescita della comprensione reciproca». Il Cardinale auspica che questa iniziativa possa servire d’incoraggiamento alle Chiese locali nell’impegnarsi in eventi e manifestazioni culturali a livello regionale.

Sua Eminenza ha precisato che la Santa Sede dedicherà il suo Padiglione Nazionale della Biennale 2023 al tema dell’amicizia sociale, particolarmente caro a Papa Francesco, che ha presentato la Sua visione della Cultura dell’Incontro nelle Sue Lettere Encicliche Laudato si’ (2015) e Fratelli tutti (2020). Tolentino ha sottolineato che il tema è stato scelto come veicolo per celebrare il decimo anniversario del Pontificato di Papa Francesco come un dono alla Chiesa e al mondo.

L’incontro tra le Encicliche del Santo Padre, gli architetti invitati e i diversi contributi scientifici darà vita a installazioni che risponderanno al tema “Il laboratorio del futuro”, proposto da Lesley Lokko.