Judith (Virginie Efira) è una donna dalla doppia vita: due compagni, due famiglie con figli. Vive viaggiando tra Svizzera e Francia, lavora come interprete e traduttrice. Riesce a gestire tutto con una naturalezza inquietante.

A un certo punto, un battito d’ali di farfalla, una cosa da nulla, inizia a scatenare il terremoto che arriverà alla fine.
Il castello di omissioni, bugie, segreti inizia a crollare.

Madeleine Collins funziona grazie alla sua strepitosa interprete: la belga Virginie Efira, che regge e dà credibilità alla scena.
Grazie a lei, che presta il volto e il movimento a una donna psicologicamente “hitchcockiana”, questo dramma riesce a reggere una buona tensione thriller.

Scritto dal regista con Héléna Klotz snoda con una certa agilità la vita impigliata della protagonista, facendo intuire e poi scoprire, poco alla volta, allo spettatore la vera vita di Judith.