Un film breve, denso, in bianco e nero, con un sapore psicologico e un retrogusto thriller.
Queerpanorama ha ottenuto il premio per il miglior film al 40° festival LOVERS di Torino, edizione 2025, con la seguente motivazione “La poetica di ogni film ci ha portato ad accostarci a un’opera dalla forte importanza cinematografica e politica, un lavoro che usa la corporeità come strumento per infondere il desiderio di un’utopia. Per noi è stato un discorso sull’identità che ha la forma di un sogno ad occhi aperti”.
Di Hong Kong, metropoli moderna da 7 milioni e mezzo di abitanti, il film predilige per lo più aspetti desolati e in abbandono, come la casa dove vive il protagonista, con un corridoio alla “shining”.
Il giovane vive di appuntamenti sulle app di incontri. Ogni volta si presenta con nuove credenziali (nome, provenienza, attività, preferenze, insomma, cambia tutto), prendendole dalla persona incontrata in precedenza. A ogni incontro sfoggia un perfetto inglese con accento americano, se il partner è americano; oppure il più puro cinese mandarino se si tratta di connazionali.
Ogni incontro è una finestra su un mondo nuovo, curioso, interessante, affascinante, che il ragazzo assimila e fa proprio, ma è anche un modo per combattere la solitudine e financo la fame.
Il regista Jun Li, classe 1991, è nato a Londra e ha studiato all’Università di Cambridge. Trasferitosi a Hong Kong, ha debuttato al cinema con Tracey nel 2018. Ha vinto il Golden Horse Award per la migliore sceneggiatura adattata al 58esimo Golden Horse Awards nel novembre 2021 per il suo secondo film Drifting.