Uscita quasi in sordina sulla piattaforma di Amazon Prime Video, Swarm rappresenta una delle proposte in streaming più interessanti e coinvolgenti di questa stagione.
Creata dal duo di Atlanta Donald Glover e Janine Nabers, la serie si può inquadrare come una satira sociale dalle tinte horror. Protagonista è Andrea “Dre” Greene (Dominique Fishback), una giovane ragazza afroamericana totalmente ossessionata dalla superstar del pop globale Ni’Jah (Nirine S. Brown). Per Dre e sua sorella Marissa (Chloe Bailey), Ni’Jah non è solo una cantante e ballerina le cui esibizioni registrano il tutto esaurito, ma rappresenta la principale fonte d’ispirazione che ha contribuito a plasmare le loro identità.
Se però per Marissa la passione per la cantante è solo una parte delle sua esistenza dedicata anche al lavoro di truccatrice e al fidanzato, per Dre rappresenta invece l’unica ragione di vita, tanto da spingerla ad indebitarsi e usare i soldi dell’affitto per acquistare i (costosissimi) biglietti per l’ennesimo concerto.
Il fragile equilibrio tra le due giovani donne si interrompe quando Marissa decide di rendersi indipendente, dando vita ad una serie di avvenimenti che porteranno Dre a diventare una “vendicatrice” seriale contro coloro che non amano la musica di Ni’Jah.

Per diversi aspetti simile alla celebre serie You in onda su Netflix, Swarm è la cronaca in sette episodi di una serial killer che arriva a comprendere ed elaborare la propria psicosi convincendosi che le azioni mostruose che compie non rappresentano un problema. Quella di Dre non è solo una missione, ma un modo per celebrare e mantenere in alto la reputazione della propria popstar preferita. Lo “sciame” che dà il titolo alla serie si riferisce al gruppo di twitter dei fan di Ni’Jah, venerata come un’ape regina alla quale le si deve devozione e dedizione.
Non bisogna compiere molti sforzi di immaginazione sul fatto che la figura di Ni’Jah si riferisca nella vita reale a quella di Beyoncé, seppur i richiami alla celebre star siano un modo per porre un faro sulle dinamiche ossessive del mondo dei fandom contemporanei, sopratutto nella società americana. Episodi di stalking e azioni dimostrative sono all’ordine del giorno, esacerbati da un modello di comunicazione che non aiuta certo ad un rapporto “sano” tra la celebrità e i fan. Gli autori non nascondo di certo il proprio disagio e un atteggiamento cinico nei confronti dei social media, che per lo più generano frustrazione e atteggiamenti distorsivi.

Dopo averla apprezzata in un ruolo drammatico accanto a Samuel L. Jackson nella miniserie Apple TV+ Gli ultimi giorni di Tolomeo Grey, Dominique Fishback si conferma come un’attrice poliedrica in grado di entrare in un ruolo totalmente agli antipodi rimanendo sempre credibile e conquistando la scena. Da segnalare in Swarm anche la presenza della cantante Billie Eilish, al suo debutto come attrice, che veste la parte del guru di una setta empowerment femminista.