“Godzilla” di Gareth Edwards

Torna il re dei kaiju

Dopo sessant’anni di fascinazione per il lucertole gigante con la missione ecologica contro l’era atomica, si torna alle origini e il regista Gareth Edwards – che per i mostri ha una certa passione romantica, vedi Monsters – si cimenta in una nuova versione dell’icona realizzata dal regista Ishiro Honda su commissione della Toho Co.

Edwards con un blockbuster solenne, devoto al genere, celebra Godzilla, prendendo le distanze dall’ultimo film sul re dei kaiju, diretto da Emmerich e sfrutta la strada spianata da Del Toro con Pacific Rim.
_ Godzilla sfoggia un cast di premi oscar e candidati all’Oscar – Bryan Cranston, Sally Hawkins, Juliette Binoche e Ken Watanabe, che dovrebbero dare il volto umano alla storia; tuttavia sono personaggi dall’occhio alienato, bambolotti in scena, trasportati da una trama che li offusca a vantaggio dei veri protagonisti: i mostri, che devastano la costa del Pacifico.

Il film inizia con un gruppo di scienziati, guidato dai personaggi di Watanabe e dalla Hawkins, che scopre un bozzolo preistorico; pensando che sia dormiente, se lo portano nel loro laboratorio per studiarlo. La loro scoperta si nutre di radiazioni, ma questo non ferma gli scienziati dal proseguire la loro ricerca in Giappone, nonostante i danni collaterali.
_ Dopo quindici anni da un terribile terremoto, che ha distrutto una centrale nucleare, un uomo, uno scienziato (Cranston), non si è mai arresto, cercando la verità su quel disastro, che non ha mai pensato essere una calamità naturale.
_ Insieme al figlio (Aaron Taylor-Johnson), questo scienziato scopre la verità, ma per l’umanità potrebbe essere troppo tardi.

I Muto, mostri prodotti dall’era nucleare, iniziano a cercare cibo, dirigendosi verso siti che contengono radiazioni. Insensibili alle granate dell’esercito, distruggono quello che è d’intralcio per loro, dal Giappone alle Hawaii fino a Las Vegas.
_ Ma dal mare – finalmente dopo un’ora di film – emerge una creatura gigante con enormi aculei sul dorso; Godzilla, una lucertola enorme, è da subito considerata un ostile, finché lo scienziato impersonato da Watanabe (il cui doppiaggio è qualcosa di incomprensibilmente inglorioso) ha l’intuizione di cogliere la vera missione di Godzilla: riportare l’equilibro nella natura, devastata non solo dai Muto, ma anche dall’uomo.
_ Quindi in una prospettiva dove il “nemico del mio nemico è mio alleato”, Godzilla, gli scienziati e l’esercito cercano di salvare la terra da un’esplosione nucleare.

Gareth Edwards, come detto sopra, quando si tratta di mostri, prende molto sul serio il suo lavoro, anche a discapito, come in questo caso, di una sceneggiatura con dei notevoli buchi.

Questo suo modo di procedere mina una necessaria plausibilità, cioè quel sistema di regole e di ingranaggi che, si tratti di Sci-Fi, di horror o di fantasy, devono essere incastrati secondo un filo logico, per creare un’emotività realistica, non per essere calpestati o paralizzati in nome della spettacolarità da popcorn senza scopo.
_ Godzilla, visivamente ben realizzato in 3D (sebbene sempre accessorio modaiolo non indispensabile), con effetti speciali accecanti, è la star del suo stesso film, che sembra essere stato prodotto solo per farlo risaltare, privando di personalità tutto il contorno.

Titolo originale: Godzilla
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Genere: Fantascienza
Durata: 121′
Regia: Gareth Edwards
Cast: Aaron Taylor-Johnson, Bryan Cranston, Elizabeth Olsen, Juliette Binoche, David Strathairn, Ken Watanabe, Sally Hawkins, Al Sapienza, Brian Markinson
Produzione: Disruption Entertainment, Legendary Pictures, Toho Company, Warner Brothers
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita: 15 Maggio 2014 (cinema)