A grande richiesta al Teatro Duse di Bologna arriva domenica 13 gennaio alle 16 lo spettacolo che propone allo spettatore un viaggio temporale a ritroso negli anni ’30: “Non ce ne importa niente”, con Le Sorelle Marinetti, non è un semplice concerto, ma una vera e propria pièce di teatro musicale.
NonSoloCinema intervista in esclusiva le Sorelle Marinetti in occasione della tappa bolognese al Teatro Duse
Le Sorelle Marinetti, un trio di “ragazze” davvero particolari, affascinate dall’esperienza artistica e umana del Trio Lescano, si calano nei panni di tre signorine degli anni ’30 per raccontare con gustosi sketch la società del tempo e per interpretare i più grandi successi di quegli anni in perfetto falsetto e “canto armonizzato”.
Le Sorelle sono Turbina Marinetti (Nicola Olivieri, attore e corista lirico), Mercuria Marinetti (Andrea Allione, attore, cantante e coreografo – cura le coreografie dello spettacolo) e Scintilla Marinetti (Marco Lugli, cantante e attore, diplomato ai Filodrammatici).
NonSoloCinema le ha intervistate in esclusiva.
NSC: Il vostro spettacolo guarda con allegria e un pizzico di nostalgia agli anni Trenta. Come mai avete scelto proprio quel periodo?
“Il fascino per gli anni Trenta viene senz’altro dalla bellissima musica di quel periodo, lo swing, che regalò un po’ di spensieratezza e di buonumore a quei meravigliosi e coraggiosi ragazzi che furono i nostri genitori e i nostri nonni, in un momento drammatico del nostro paese. Ma l’interesse per quell’epoca è legato anche a una certa idea di femminilità, elegante e timidamente sensuale, che cercava di approdare alla modernità e all’emancipazione. È il caso, ad esempio, delle Sorelle Lescano, che furono “impiegate del microfono” all’Eiar in un contesto in cui la massima aspirazione di una ragazza era un posto come dattilografa”.
NSC: Avete inserito nello spettacolo un omaggio alla città di Bologna. Qual è il vostro rapporto con la città?
“Tra gli “Assi del microfono” dell’Eiar ve ne furono due bolognesi e quindi abbiamo deciso di omaggiarli. Sono Norma Bruni (nata Mistroni), di cui interpreteremo il bellissimo brano “Silenzioso slow” (“Abbassa la tua radio per favor…”) e Carlo Moreno, un cantante, autore e compositore che incise delle bellissime canzoni anche con le Sorelle Lescano. Una di queste, “Signorina Grandi Firme”, la proporremo nello spettacolo del 13 gennaio. A Bologna siamo legate dall’affetto e dalla riconoscenza: al nostro esordio uno dei primi spettacoli fu proprio nella città delle due torri”.
NSC: Come avviene solitamente la collaborazione e l’interazione con il regista Giorgio Bozzo? Quali sono gli apporti di ciascuno?
“Giorgio è il nostro papà: lui ha avuto l’idea delle Sorelle Marinetti e ha scritto lo spettacolo. Insieme a lui, guardando foto, riviste e film del tempo, abbiamo creato i nostri personaggi. Ma un’altra importante figura di questo progetto è il M° Christian Schmitz, che ci ha avvicinate al repertorio e alla tecnica del canto armonizzato. Insomma, siamo tre Sorelle, ma abbiamo i nostri due genitori”.
NSC: Se doveste scegliere due aggettivi per descrivere ciascuna di voi?
“Turbina è saggia e pratica. Mercuria è sognatrice e un po’ ingenua. Scintilla è sensuale e molto birichina. Anagraficamente, siamo nell’ordine la più anziana, la mediana e la più giovane”.
NSC: Lo spettacolo “Non ce ne importa niente” ha avuto un grande successo in tutta Italia. Qual è secondo voi il segreto?
“Difficile rispondere. Per quanto riguarda lo spettacolo crediamo che al pubblico piaccia molto il racconto di un periodo in cui vissero la loro giovinezza i nostri genitori o i nostri nonni. Senz’altro colpisce il repertorio e la musica dal vivo. Delle Sorelle piace l’eleganza del gesto e della parola, tanti dicono la femminilità di una volta. Ci sentiamo spesso dire che dopo pochi minuti ci si dimentica che sotto i panni femminili ci sono tre uomini!”
NSC: Il regista Paolo Virzì ha utilizzato un vostro brano per un suo spettacolo teatrale. Virzì è appena stato nominato Direttore Artistico del TFF. Cosa ne pensate di questa nomina?
“Il meglio possibile. E’ un regista cinematografico e teatrale di cui andare orgogliosi. Non potrà che fare bene. Speriamo che scelga ancora nostri brani per suoi spettacoli”.
Al termine dello spettacolo, alle ore 18.30, Teatro Duse e Slow Food Bologna propongono nel bar del teatro l’APERITIVO FUTURISTA, con assaggi e degustazioni di vini e prodotti a km zero. Il bar del Teatro Duse diventa così per una sera il luogo ideale per proseguire il viaggio a ritroso negli anni ’30, attraverso le incursioni letterarie degli allievi della Scuola di Teatro di Bologna “Galante Garrone”.
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