Il Busto Arsizio Film Festival (BAFF) raggiunge con l’edizione 2009 il settimo anno di vita, con l’obiettivo di ritagliarsi sempre più uno spazio strategico e centrale nelle rassegne cinematografiche italiane.
Non solo quindi anteprime di film italiani, mostre, proiezioni speciali per scolaresche e rassegne varie, ma anche un forte accento sulle nuove tecnologie e i rapporti tra esse e le nuove generazioni.
Quest’anno la manifestazione godrà inoltre di una copertura ancora maggiore rispetto alle precedenti, dato che saranno ben quattordici i Comuni coinvolti nelle varie iniziative culturali.
In linea con i tempi, il filo conduttore di questa edizione sarà il tema del disagio, inteso in senso lato, quindi disagio giovanile, sociale, politico, e più in generale incapacità dell’individuo di adattarsi alla realtà che lo circonda, sempre più mutevole e in continua evoluzione.
Occasione perfetta quindi per proiettare come pellicola d’inaugurazione, dato che inoltre quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario, Easy Rider, uno dei film simbolo della controcultura giovanile anni Sessanta/Settanta, oltre che manifesto del fortissimo disagio di una generazione, quella dei giovani del ’68.
Data l’importanza dell’evento gli organizzatori sono riusciti a regalare al pubblico del BAFF una presenza straordinaria, quella dell’attore/regista Peter Fonda, coprotagonista (oltre che coproduttore) di Easy Rider. Fonda, nella conferenza stampa tenutasi a ridosso dell’inizio del Festival, ha sottolineato la grande attualità dei temi di quel film (e del cinema indipendente americano in generale), nonostante sia stato realizzato ben quarant’anni fa. L’attore ha inoltre annunciato che sta ultimando un documentario su Easy Rider che dovrebbe essere presentato a breve.
Foto a cura di Giorgio Lazzari Copyright © NonSoloCinema.com – Giorgio Lazzari
