“SHREK 4 – E VISSERO FELICI E CONTENTI” DI MIKE MITCHELL

Anche gli orchi hanno le crisi di mezza età

Nel 2001 era arrivato sugli schermi un orco verde, di nome Shrek, che aveva conquistato il cuore, le risate e gli applausi di un pubblico vasto. Shrek è stato osannato soprattutto da un pubblico over 16, che aveva visto dissacrare, beatamente e spregiudicatamente, il mondo delle fiabe: da Geppetto che vende Pinocchio, alle principesse Disney che si prendono a botte per acciuffare il bouquet della spota, a definire Biancaneve “la ragazza stecchita”.

Questo primo film, diretto da Andrew Adamson e Vicky Jenson, ha visto altri due sequel sbucare dal cilindro della Dreamworks, uno nel 2004 e l’altro nel 2007; due episodi che hanno vissuto di gran rendita sulla pellicola del primo film, frizzanti grazie a personaggi comprimari, che con il loro appeal hanno colorato una trama forzata e a tratti faticosa; stiamo parlando, in particolar modo di Ciuchino e del Gatto con gli stivali.
Arriva, ora, nelle sale, con la modaiola etichetta del 3D, il quarto capitolo di questa saga dell’orco verde.

Shrek è tornato a vivere nella sua palude, con la moglie Fiona e i loro tre gemelli. Ma si sente rammollito. Ebbene sì, anche gli orchi attraversano le crisi di mezza età!
Dopo aver sfidato un cattivo drago, liberato una bella principessa dalla torre dove era rinchiusa e salvato il regno di Molto molto lontano dei suoceri, Shrek è divento un perfetto uomo di casa che si occupa della famiglia. Invece di spaventare gli abitanti del villaggio come era solito fare, un riluttante Shrek è ormai una celebrità locale che accetta malvolentieri di autografare forconi. Che cosa è successo al ruggito di quest’orco? Nostalgico dei giorni in cui si sentiva un “vero orco” Shrek è abbindolato a firmare un patto con il viscido e suadente nano Tremotino, che già in passato aveva provato a mettere le mani sul regno di Molto Molto Lontano.

Nel momento in cui firma l’accordo con Tremotino, Shrek si sente un orco fuori della sua palude come si sentirebbe un pesce fuor d’acqua. Egli è catapultato in una realtà alternativa. La sua realtà, quella che gli era familiare viene strappata a brandelli; in un primo momento però la realtà che vive sembra essere la stessa: Shrek, in un primo momento, crede di aver fatto un affare ma ben presto scoprirà di essere stato ingannato.
L’ultima goccia nella realizzazione di quanto stava avvenendo si ha quando Shrek viene attaccato dall’esercito di donne di Tremotino, tutte streghe. Armate di fumogeni zucca e mele avvelenate, catturano Shrek.
Fortunatamente l’orco vede un raggio di speranza nel riconoscere il suo amico Ciuchino intento a tirare le gabbie che lo intrappolano. Questo Ciuchino non sembra comunque il suo amico, è in condizioni pessime, come se avesse passato la peggiore giornata della sua vita.
Ma il peggio è che Tremotino è diventato re di Molto Molto Lontano e ancora peggio è che Fiona non ha la minima idea di chi sia Shrek.

Gli sceneggiatori del quarto episodio di Shrek hanno dovuto ricreare e reinventare una storia da capo. Shrek poteva aver espresso tutto il suo percorso già alla fine del secondo film, il terzo, da parte sua, è, forse, il meno convincente.
Shrek 4 e vissero felici e contenti deve la sua fortuna a due fattori: personaggi singoli e minori, ma grazie ai quali si rimette sulla carreggiata dell’ironia, e agli effetti visivi.
Anche nei due film precedenti, come si diceva, sono sempre stati gli effetti visivi, il design e i personaggi di sfondo a dare l’unico valore aggiunto alla trama, basti pensare a Cenerentola che è una svampita, Biancaneve una cinica, la Bella Addormentata una noia, Mago Merlino un depresso e sclerotico.

In Shrek 4 è la versione imbolsita, nella realtà alternativa, del Gatto con gli stivali, la protagonista delle uniche sequenze solari e trasgressive.
Appare anche un altro personaggio: il Pifferaio Magico, che, da parte sua, è l’artefice di un ballo degli orchi che strappa una sonora risata. E, poi, il cattivo, Tremotino, è sicuramente il migliore dai tempi di Lord Farquaard!

Gli effetti visivi divertono, anche grazie all’uso del 3D, che, nonostante sia imparagonabile a quello garbato, guizzante e sbeffeggiante della Pixar, qui anima una storia altrimenti piatta.
Shrek 4 e vissero felici e contenti manca di originalità, per quanto sia migliore la storia, rispetto alle altre due avventure, resta un’ombra del primo, che sembra irraggiungibile sui livelli dell’ironia e dell’innovazione linguistica.
Si spera che la Dreamworks lasci riposare l’orco verde e la sua famiglia nella loro palude e si dedichi ad altri progetti più stimolanti, considerato che può farlo. Basti pensare al recente Dragon Trainer, un piccolo gioiello di animazione con una storia coinvolgente, universale e attraente.

Titolo originale: Shrek Forever After
Nazione: U.S.A.
Anno: 2010
Genere: Animazione, Avventura, Commedia
Durata: 93′
Regia: Mike Mitchell
Sito ufficiale: www.shrek.com
Sito italiano: www.shrekevisserofeliciecontenti.it
Cast (voci): Mike Myers, Cameron Diaz, Eddie Murphy, Antonio Banderas, Julie Andrews, Justin Timberlake, Maya Rudolph, Jon Hamm, Amy Sedaris, Eric Idle
Produzione: DreamWorks Animation, DreamWorks SKG, Pacific Data Images
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Data di uscita: 25 Agosto 2010 (cinema)