“Eva” di Kike Maillo

"Cosa vedi quando chiudi gli occhi?"

Venezia 68. Fuori Concorso
Alex, un ingegnere cibernetico, ritorna nella sua città natale dopo dieci anni di assenza. Ad attenderlo troverà la sua fidanzata di una volta, ormai sposata e con una figlia, Eva. Tra Alex ed Eva nascerà un legame particolare che cambierà le loro vite.

Eva è una ragazzina particolare. È sveglia, anticonformista e sempre con la risposta pronta. È una bambina diversa dagli altri, non noiosa, mai banale. Per questo Alex, noto ingegnere cibernetico rientrato a San’Irene dopo dieci anni di assenza, decide di prenderla a modello per portare a termine un progetto che aveva iniziato prima di lasciare la città, quando ancora stava con Lana. Il caso del destino poi, vuole che Eva sia proprio la figlia di Lana, figlia avuta con il fratello di Alex, David. Il progetto in questione è di mettere in funzione il primo modello di robot bambino “libero”, dotato di una propria volontà e senza obbligo di obbedienza. Tutta la storia, infatti, è ambientata in un futuro prossimo, il 2041, dove i robot sono di casa. Il legame speciale che si viene a creare tra Alex ed Eva porterà a una drammatica rivelazione finale che cambierà le vite di tutti.

Il primo lungometraggio di Kike Maillo colpisce per il perfetto bilanciamento di tutti gli elementi che contribuiscono a creare un buon film: innanzitutto c’è un’ottima sceneggiatura di base, creata anche grazie al contributo di Sergi Belbel; ci sono delle belle prove da parte dei protagonisti – in particolare Claudia Vega che riesce a rendere con estrema sensibilità questa bambina-adulta che è Eva – e di tutti i comprimari, da Lluís Homar (splendida spalla comica) ad Anne Canovas; ci sono elementi comici che alleggeriscono il tono drammatico del film; c’è una bella fotografia che, unita alle luci, mitiga il gelo dell’inverno e della neve onnipresente e trasporta il film in un’atmosfera quasi anni ’70; c’è una splendida colonna sonora; e, in particolare, ci sono degli effetti speciali estremamente realistici e inseriti nel contesto: pur essendo un film fantascientifico, infatti, e pur avendo numerosi elementi robotici (dagli imponenti droni al dettaglio delle serrature delle porte o del lettore musicale) nulla risulta eccessivo o fuori contesto. Sono gli effetti speciali a essere al servizio del film, e non il contrario.

L’amalgama è perfetto in ogni sua parte e il risultato ottenuto è un film prezioso nella sua semplicità e nei suoi sentimenti. Pare quasi sciocco, in quest’epoca di kolossal apocalittici e 3D a tutto spiano, parlare ancora di sentimenti, ma di questi tratta Maillo, di sentimenti basilari quali la nostalgia, il rimpianto e l’amore. E sono questi sentimenti che Eva vede “quando chiude gli occhi”.

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Titolo originale: Eva
Nazione: Spagna, Francia
Anno: 2011
Genere: Drammatico, Fantastico
Durata: 94′
Regia: Kike Maíllo
Cast: Daniel Brühl, Marta Etura, Alberto Ammann, Claudia Vega
Produzione: Escandalo Films, Ran Entertainment
Distribuzione Italiana: Videa Cde

Data di uscita: Venezia 2011