“AFFETTI E DISPETTI (LA NANA)” di Sebastián Silva

Diario di una cameriera

Scene di vita quotidiana nella bella casa dei Valdés, ricca coppia con quattro figli. Protagonista è Raquel, la cameriera che da vent’anni lavora con loro: si è talmente identificata nel suo lavoro da non avere più una sua vita. Quando i Valdés decidono di affiancarle un’aiutante, Raquel – che vediamo perennemente imbronciata e in preda a forti mal di testa – sente la propria posizione minacciata e mette in atto stratagemmi per spingere le nuove assunte (una ragazza peruviana e poi un donnone dai modi spicci) alla fuga. Le cose cambiano con l’arrivo di Lucy: dopo le prime incomprensioni, tra le due nasce un’amicizia che porta Raquel a rapportarsi agli altri in modo nuovo.

Girato in digitale con una fotografia dai colori spenti, quasi priva del rosso, Affetti e dispetti è uno studio psicologico di notevole finezza. L’alienazione nel lavoro (come il maggiordomo Anthony Hopkins di Quel che resta del giorno, Raquel ha annullato se stessa nel lavoro), la solitudine, il rapporto servo-padrone e le barriere fisiche che sanciscono le distanze sociali (porte, muri e cancelli sono costantemente presenti a delimitare gli spazi di potere) sono tratteggiati con precisione realistica e senza forzate sottolineature. Inizialmente, quando si vedono certi conflitti tra Raquel e Camila, la figlia più grande dei Valdés (Raquel le proibisce di prendere da mangiare, Camila le dice “qui sei tu la serva”, ecc.) sembrerebbe che il film – sulla falsariga di classici come Il servo di Pinter/Losey o Le serve di Genet – voglia esplorare soprattutto le ambiguità del rapporto tra servo e padrone e le possibili inversioni di gerarchia. Col procedere della storia, quello che emerge è piuttosto l’osservazione, che è sempre guidata dall’affetto, del progressivo estraniarsi dal mondo di Raquel.

Tra i pregi del film c’è la capacità di evitare di dar sfogo al registro grottesco-caricaturale, che facilmente avrebbe potuto emergere da una storia come questa, e di non trasformare la protagonista in una macchietta di cui ridere (uno dei difetti di Menteur del belga Tom Geens, film che passò lo scorso anno al Milano Film Festival e che trattava di un altro caso di disagio psichico, stava proprio nel rendere sovente il protagonista una macchietta ridicola): il difficile rapporto col mondo di questa donna è sempre guardato con “simpatia” e compassione. È dunque un film che talvolta può mettere a disagio lo spettatore, perché lo spinge a identificarsi con una persona il cui rapporto col mondo è fortemente problematico.

Solo l’arrivo di Lucy porta un po’ di sollievo tra le sensazioni dello spettatore. Si può peraltro discutere se il finale lieto sia il più coerente con le premesse. Quando la padrona di casa scopre che Raquel ha malamente cancellato dall’album di fotografie tutte le immagini che riguardano Camila vien da pensare che il disagio psichico della cameriera sia pronto ad esplodere in forme morbose e drammatiche. E – date le premesse realistiche su cui il film si fonda – è difficile pensare che una famiglia con le caratteristiche dei Valdés, di fronte a segnali di questo tipo, non metta in atto strategie di protezione (per esempio, attraverso una ospedalizzazione della donna, magari in una clinica dotata di tutti i comfort, ma pur sempre lontano dalla famiglia). Il finale appare insomma, per certi versi troppo facile: per esempio, invece di risolvere il conflitto con Camila, si limita a farlo uscire di scena.

O forse il finale ottimistico, per quanto non del tutto credibile dal punto di vista realistico, potrebbe essere giudicato coerente con uno sguardo che, come si diceva, vuole essere affettuoso e simpatetico nei confronti dei personaggi. In ogni caso, malgrado i dubbi che si possono avere su questo finale, Affetti e dispetti rimane un buon esempio di come, anche con bassi budget e filmando tra le mura di una casa, si possa fare del cinema coinvolgente sul piano narrativo e stimolante sul piano tematico.

Titolo originale: La nana
Nazione: Cile – Messico
Anno: 2009
Genere: Drammatico
Durata: 95’
Regia: Sebastián Silva
Cast: Catalina Saavedra, Claudia Celedón, Mariana Loyola, Alejandro Goic, anita Reeves, Delfina Guzmán, Andrea García-Huidobro, Mercedes Villanueva, Agustín Silva
Produzione: Forastero e Diroriro, in co-produzione con Tiburón Filmes e Puntoguiónpunto
Distribuzione: Bolero Film
Data di uscita: 25 giugno 2010 (cinema)
Sito ufficiale: http://www.affettiedispetti.it/
(Cile): http://www.forastero.cl/films/1.htm ; (internazionale):
http://www.themaidmovie.com/