In un futuro imprecisato, ma prossimo, la sorte degli uomini è gestita da un fato pessimista.
Toorop (Vin Diesel) è un mercenario, reduce di tutte le guerre che devastano il pianeta da oltre trent’anni. Viene assoldato dal boss della mafia russa, Gorsky (Gérard Depardieu), affinché scorti una giovane fanciulla da un convento in Mongolia a New York.
Aurora (Mélanie Thierry), questo il nome della ragazza, è cresciuta in questo monastero, sempre sorvegliata dalla sua tutrice, suor Rebecca (Michelle Yeoh), appartenente alla setta degli Zealots, governata da un’alta sacerdotessa (Charlotte Rampling). Già all’inizio del viaggio, Toorop si rende conto che sarà più arduo del previsto, perché la ragazza nasconde qualcosa di mistico e potente e, soprattutto, perché c’è qualcuno che non la vuole viva.
Non si può negare lo spirito di intrattenimento di Babylon A.D., si tratta pur sempre di un eroe che deve salvare il genere umano e le scene d’azione non annoiano. Il difficile, per il pubblico, consiste nel riuscire a trovare una semplice connessione tra una scena e l’altra; ricerca non facile dal momento che il montaggio crea una nebbiosa confusione.
Mathieu Kassovitz, regista (I fiumi di porpora) e attore (Munich), ha scritto per il grande schermo una sceneggiatura ispirata al libro di Maurice Dantec, Babylon Babies.
La reputazione di questo libro, considerato un grande thriller futuristico, è sempre stata quella dell’inadattabile – a diventare film – per la sua complessità, e questo dovrebbe già spiegare da sè molte cose. Ma Kassovitz non si è arreso; ha deciso di affrontare questa sfida, addossandosi il compito di imporre la sua visione del libro. Ha mantenuto presupposti fondamentali come il tema del viaggio, però ha aggiunto anche molte scene scaturite da un’interpretazione personale.
Tra i cambiamenti spicca la scelta di un nuovo titolo: Babylon A.D., elemento che gli ha dato la possibilità di creare un logo particolare: B.A.D.
Il look di questa pellicola ricorda spudoratamente, e volutamente, quello di Blade Runner: atmosfere grigie che si miscelano a tinte cupe, sguardi metallici; l’obiettivo del regista è stato, fin da principio, quello di tornare a com’erano i film d’azione negli anni ’80, non ha voluto mettere in risalto la tecnologia per non offuscare la storia. Lui stesso ha dichiarato di voler inserire questo suo lavoro in un genere di fantascienza low-tech.
A sparatorie, crisi di nervi, esplosioni e variegate incomprensioni che derivano da tutto ciò, il regista ha anche voluto incollare il tema di Dio; sì, perché tra le sue aspirazioni c’era pure quella di “voler fare un film d’azione di genere che parlasse di Dio e delle società in cui viviamo”.
Il risultato è una trama pretestuosa e imperscrutabile, che esibendo a rotazione casuale temi di attualità, religione, amore, alla fine non riesce a trovare una propria identità. Ci si schiera con Toorop per esclusione e perché viene offerto come protagonista.
Vanno elogiati gli sceneggiatori, Kassovitz e Eric Besnard, perché fino alla fine (quasi comica) sono riusciti a mantenere una coerenza di assemblaggi tenuti insieme da spazi vuoti; per cui non resta che leggersi il libro, sperando di avere una quieta e soddisfacente soluzione agli enigmi creati dal film.
Titolo originale: Babylon A.D.
Nazione: U.S.A., Francia
Anno: 2008
Genere: Fantascienza, Thriller, Azione
Durata: 90′
Regia: Mathieu Kassovitz
Sito ufficiale: www.babylonadmovie.comCast: Vin Diesel, Gérard Depardieu, Melanie Thierry, Lambert Wilson, Mark Strong, Michelle Yeoh, Jérôme Le Banner, Charlotte Rampling, Joel Kirby
Produzione: Canal+, Légende Films, MNP Entreprise, Okko
Productions, Twentieth Century-Fox Film Corporation
Distribuzione: Moviemax
Data di uscita: 24 Ottobre 2008 (cinema)