Cannes 2014: “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher

Una fiaba sulla resistenza, oggi

Due donne e un uomo, reduci da altri mondi, ricompongono la loro vita in un luogo che è confine geografico tra regioni dell’Italia centrale. Faticano per produrre, per allevare i figli lontano da ciò che fuori si muove minaccioso e allunga le maglie del progresso, del consumo e dei modelli pervasivi della televisione, confezionati con miseri lustrini a coprire improbabili divine. Un mondo che forse si pensava di poter cambiare e da cui si è solo riusciti a fuggire, abitando con fatica e speranza i suoi margini.

Una comunità rurale, una famiglia di donne e bambine con un solo uomo: uno straniero, che ama senza saperlo fare, che costringe per difendere, che resiste a tutto in attesa della realizzazione di un’utopia. Al centro dell’inquadratura è Gelsomina, figlia adorata con incanto e ruvidezza, bambina quasi donna, sapiente con le api, responsabile, che per tutti è tramite e sostegno.

Alice Rohrwacher, al suo secondo lungometraggio e a trentatré anni d’età, dimostra di saper rendere con la macchina da presa la concretezza dei corpi e le sfumature delle relazioni. Compone un racconto che è sguardo profondo sull’infanzia e sugli adulti orfani di una stagione di ideali. Parla di fughe, metaforiche e reali, di amori grandi e imperfetti, scambiati tra le pareti di un cadente casolare di campagna: nulla a che vedere con l’idillio bucolico del reality propinato dalla fata bianca Milly. Un cinema che ci riporta all’immediatezza e alla profondità de Gli anni in tasca, di Truffaut, e alla ruralità per nulla patinata di Ci sarà la neve a Natale, un film del 1996 di Sandrine Veysset.

Wolfang è re padre-padrone, un po’ misogino e costantemente all’erta. Imposizione e comando sono gli unici strumenti che conosce per difendere il suo regno minacciato dalle normative che minano la fragile economia di sussistenza e dai modelli di vita che scorrono nel flusso televisivo. Nel piccolo mondo di Gelsomina e delle sue sorelle, convivono complicità e conflitto, aiuto e responsabilità, e ognuna contribuisce col proprio lavoro. E’ raccontata l’età di passaggio, quella che lascia i genitori con la sensazione di aver perso qualcosa che non tornerà più: una sottile linea che a volte diventa un solco incolmabile. Gelsomina si trasforma lentamente, fino a non corrispondere più all’immagine ideale del padre, non desidera più in regalo un cammello, ma non aderisce al mondo esterno incondizionatamente: il nutrimento raccolto dal ventre esclusivo, contraddittorio e conflittuale in cui si è formata la rende capace di scegliere ciò che è meglio per lei e per chi ama.

Una storia di resistenza, intima, dura e affettuosa; di decrescita, nella speranza di modo diverso, con le contraddizioni e le fragilità che alcune scelte estreme portano con sé. E le meraviglie, non promesse da uno schermo ma generate con lentezza e sofferenza, sono preziosi antidoti per riconoscere e difendersi da predatori occulti.

Titolo originale: Le meraviglie
Nazione: Italia
Anno: 2014
Genere: Drammatico
Durata: 110′
Regia: Alice Rohrwacher
Sito ufficiale: http://lemeraviglie.mymovies.it
Cast: Maria Alexandra Lungu, Sam Louwyck, Alba Rohrwacher, Sabine Timoteo, Agnese Graziani, Monica Bellucci
Produzione: Tempesta / Carlo Cresto – Dina, Rai Cinema
Distribuzione: Bim Film
Data di uscita: Cannes 2014
22 Maggio 2014 (cinema)