Esce per i tipi di Einaudi una raccolta di lettere d’amore degli scrittori italiani dell’Ottocento che fornisce una veritiera immagine di chi fossero nel privato questi personaggi pubblici.
Il genere epistolare è autobiografico per definizione, perchè, una lettera, è qualcosa di privato in cui si confida, a un amico o ad una persona cara, le proprie esperienze, le paure, le gioie della vita quotidiana. In una lettera si può anche parlare d’amore, si può istaurare una relazione a distanza. Si confidano sentimenti forti, passioni ardenti e gelosie sfrenate. Si loda un corpo, un’anima. Si piange e si spera che parte di quel dolore, di quei patimenti giunga all’altro attraverso quella missiva. In una lettera emerge l’uomo, o la donna, nella sua totalità e nella sua fragilità.
Le lettere degli scrittori, la maggior parte destinante alla stampa, sono interessanti perchè possono collaborare nel ritratto che si fa di un autore. Se l’epistolario contiene lettere d’amore, questo ritratto sarà ancora più completo perchè, parlando d’amore, anche i ‘ mostri sacri’ della letteratura diventano semplicemente uomini.
Giudo D. Bonino ha curato una deliziosa raccolta di lettere d’amore dell’Ottocento italiano, dal suggestivo titolo, estrapolato da una lettera di Giovanni Verga, Come una carezza .
In questa miscellanea il curatore ha saputo presentare una carrellata di 168 missive che i principali scrittori delle letteratura italiana dell’Ottocento hanno inviato alle loro fidanzate, mogli, amanti. Lettere dolci, piene di attenzioni, cattive, arrabbiate, passionali che attraversano tutto l’Ottocento partendo da Ugo Foscolo e giungendo a Scipio Slataper.
Alcune lettere sono famose, come le passionali missive di Foscolo alle sue numerose amanti, o quelle di Leopardi a Fanny Targioni Tozzetti, o le artistiche composizioni di D’Annunzio. Meno note sono le epistole di Manzoni alle due mogli, di De Sanctis, di Verga che ebbe molte donne, ma nessuna moglie.
Si descrivono passioni durate il tempo di una stagione, altre lunghe una vita, altre mai nate, ma soffocate perchè la donna amata era già sposata. Emergono le preoccupazioni, i tormenti , gli slanci erotici di 25 scrittori: frammenti di vita e di letteratura.
Bonino, che di recente a curato anche un’altra miscellanea di brevi racconti d’amore, imposta ogni sezione con una sintetica nota biografica sull’autore e sulle donne a cui sono indirizzate le lettere. Segue poi, per ogni scrittore, un ventaglio di lettere per dare una panoramica breve, ma completa, delle vicende amorose.
Come una carezza è un testo particolare, certamente indicato per chi ha voglia di conoscerne anche il lato privato di questi scrittori, ricordando che l’amore è uno dei temi che attraversa l’intera letteratura dalle sue origini fino ai nostri giorni.
Einaudi, Milano, 2004, pp. 332