Lunedì 7 marzo alle ore 11.30, nel sede del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, c’è stata la conferenza stampa di presentazione della 51. Esposizione Internazionale d’Arte.
Ecco il resoconto della nostra inviata a Roma.
Molto entusiasmo e voglia di fare, ecco cosa si respirava, almeno apparentemente, il 7 marzo al Ministero dei Beni culturali, dove si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione della Biennale di Venezia per le arti visive. Entusiasmo, che è emerso fin dalla breve introduzione del presidente della Biennale David Croff, il quale ha subito sottolineato, come l’Esposizione Internazionale d’Arte possa oggi definirsi patrimonio del mondo e crocevia di tendenze e culture diverse. Il confronto con altri paesi, sembra voler essere in effetti una costante ribadita da tutti i presenti:per quest’edizione si contano 73 paesi, solo per quanto riguarda le Partecipazioni Nazionali e per il 2006, è addirittura previsto “l’approdo” della Biennale in Cina (che tra l’altro, gia da quest’anno avrà a Venezia un padiglione stabile).
Al discorso di Croff, fa subito eco una delle 2 curatrici, Rosa Martinez , che riferendosi alla presenza per la prima volta alla Biennale di paesi “periferici” come l’Afghanistan, il Marocco, l’Albania, ecc., accenna a quella dialettica difficile, ma comunque stimolante e necessaria che si crea tra centro e periferia.
Altra novità di quest’anno: la Biennale, giunta alla sua 50° edizione, viene affidata alla direzione di due donne, Rosa Martinez e Maria de Corral, entrambe spagnole, critiche d’arte, che per l’occasione, cureranno due mostre distinte ma complementari.
“SEMPRE Più LONTANO”, la mostra di Rosa Martinez, che si terrà presso le Artiglierie dell’Arsenale, contiene già nel titolo parte del suo significato: il suo motivo ispiratore è infatti uno dei personaggi dei fumetti nato dalla matita di Hugo Pratt, Corto Maltese, simbolo dell’artista in costante evoluzione, sempre volto alla ricerca e a costruirsi un proprio orizzonte; l’esposizione infatti, non ha un vero e proprio filo conduttore, se non quello di guardare al prossimo futuro e di prefigurarsi nuovi scenari possibili.
Diverso invece, è “ESPERIENZA DELL’ARTE” , il progetto espositivo di Maria de Corral, che ospiterà nel Padiglione Italia, 42 artisti, abbracciando un periodo compreso dagli anni settanta ad oggi.La sua mostra, non vuole essere né universalista , perché compito del curatore è proprio quello di fare una selezione, né omogenea e lineare, dato che si propone di mettere in relazione, «come un insieme di costellazioni» , opere molto diverse tra loro, partendo dall’idea che cio’ che accomuna gli artisti oggi, non è tanto uno stesso stile, quanto piuttosto la stessa aspirazione a tracciare percorsi estetici personali.
Tra tanti buoni propositi, spunta l’occasione per una piccola polemica:una giornalista, si chiede come mai, in una Biennale dove giustamente si parla di internazionalità, sia possibile lasciarsi sfuggire quasi del tutto la presenza dell’Italia, che quest’anno, a parte i quattro italiani selezionati per il concorso “un’opera per il MAXXI” indetto dalla DARC, praticamente risulta latitante.La domanda, (seguita dall’immediato applauso di buona parte dei giornalisti)viene subito smorzata da Croff e da Pio Baldi(direttore della Darc-Direzione Architettura e Arte Contemporanea), i quali si dicono fiduciosi per la presenza di un padiglione italiano alla Biennale, a partire dal 2007.Dopo qualche altro intervento delle curatrici e di Croff, la questione, così come la conferenza , si chiudono.Per aprire qualunque tipo di riflessione, adesso bisogna solo aspettare che tutto abbia inizio, perché come ha detto Maria de Corral appena si è presentata, più che con l’artista o con le riflessioni teoriche, «alla fine, lo spettatore si confronta con l’opera d’arte».
51. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE –
12 giugno – 6 novembre 2005 –
Venezia, Giardini della Biennale e Arsenale