“Defiance – I giorni del coraggio” di Edward Zwick

Progetto interessante, risultato ambiguo

Molto spesso, specie nel cinema indipendente, la guerra può essere un mezzo con cui parlare del presente e dell’attualità, raccontando conflitti contemporanei o comunque vicini nel tempo, ma quando si parla dei grandi conflitti del XX secolo, come la Seconda guerra mondiale, è per fare di solito grandi affreschi storici, retorici, spettacolari, come se la storia e le patine di polvere avessero tolto attualità.

Nel nuovo film di Edward Zwick, invece, un episodio collaterale del conflitto, legato all’Olocausto e alla caccia al popolo ebraico, diventa il mezzo – vista l’attualità – per tornare a riflettere sul passato e il presente di una popolazione che da sempre è stata in conflitto – di solito non per sua scelta – col mondo. Ma il film risulta discutibile e non troppo riuscito, proprio per questo.

L’episodio è quello di un gruppo di ebrei bielorussi, la famiglia Bielski, fuggita dal ghetto che, per scampare ai nazisti, si rifugia nella foresta; ma l’inverno, e l’arrivo di decine di fuggiaschi, complicherà non poco la situazione. Una storia vera, ambientata nel ’41 e tratta da un romanzo di Nechama Tec e adattata dal regista con Clayton Frohman, che diventa un dramma bellico a sfondo razziale, contaminata – come consuetudine del suo regista – da elementi di action e avventura.

Il film parte dall’evento storico e dalle sue dinamiche umane e sociali per raccontare una sorta di microstoria del popolo ebraico, in cui l’agiografia consueta, quelle delle povere vittime e dei perseguitati dall’essere i prescelti, si allontana in favore di un occhio più concreto che, attraverso le dinamiche della comunità ne racconti anche la cattiveria indotta e i dilemmi morali.

Finché, però, le esigenze di un prodotto popolare e di facile presa non incombono, e allora il film prende la strada di un racconto televisivo in cui l’ideologia hollywoodiana si evince dal racconto della rivalsa di un popolo e dall’uso delle simbologie bibliche, oltre che da una messinscena che si fa via via più enfatica e convenzionale nell’uso dell’azione, nel modo in cui giustifica violenza, vendetta e uso del potere.

La sceneggiatura cerca di fare il possibile per dare spessore al prodotto, costruendo personaggi interessanti, usando ellissi e un découpage abbastanza stringato, ma Zwick appiattisce la regia su ritmi blandi e sostanzialmente innocui, mettendo da parte anche la capacità spettacolare che l’aveva sortretto nel suo film migliore, L’ultimo samurai e che né il piglio di Daniel Craig né la sobrietà di Liev Schreiber riescono a sollevare. L’unica cosa che si solleva è il dubbio sul fine di un’operazione che sembra atta a giustificare o rivalutare una nazione (quella israeliana) sotto pressione per i conflitti degli ultimi anni; ma la natura mediocre del film spegne anche quello.

Titolo originale: Defiance
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Drammatico, Guerra
Durata: 129′
Regia: Edward Zwick
Sito ufficiale: www.defiancemovie.com
Sito italiano: www.defianceilfilm.com
Cast: Daniel Craig, Liev Schreiber, Jamie Bell, George MacKay, Mia Wasikowska, Tomas Arana, Rolandas Boravskis, Alexa Davalos, Mark Feuerstein
Produzione: The Bedford Falls Company, Grosvenor Park Productions, Pistachio Pictures
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 23 Gennaio 2009 (cinema)