“Different Gear, Still Speeding” dei Beady Eye

Il debutto dei Beady Eye

29 agosto 2009. Tutti sono in attesa del concerto che gli Oasis terranno all’Indipendent Festival di Milano la sera dopo; a metà giornata però le voci iniziano a rincorrersi tra i siti internet. Qualcosa è successo, qualcosa si è definitivamente spezzato, così, all’improvviso. Gli Oasis non arriveranno né il 30 né mai. Tutto sembrava finito, senza un motivo, in quel momento pareva lontana anni luce la possibilità di risentire la voce di Liam e la chitarra di Noel. Per quest’ultima dovremo aspettare ancora un po’, per la prima il momento è già arrivato.

Il 28 febbraio 2011 esce in tutto il mondo Different Gear, Still Speeding; il gruppo che l’ha creato si chiama Beady Eye, un nome che non direbbe niente se non si dicesse che ne fanno parte Liam Gallagher, Gem Archer, Andy Bell e Chris Sharrock, nientepopodimeno che gli Oasis al gran completo tranne il boss Noel Gallagher. Per onor di cronaca bisogna anche aggiungere la presenza di Jeff Wootton, giovane e rampante bassista che seguirà la band durante il tour.

Il disco rappresenta una sorta di rinascita, un vero e proprio album di debutto come l’ha definito la band, perché non importa che i membri abbiano vent’anni di carriera alle spalle, i Beady Eye sono un gruppo nuovo ma soprattutto con una linfa vitale degna di una congrega di ragazzini in attesa di conquistare il mondo.

La notoria diffidenza che circola intorno a Liam avrà portato molti a voler aspettare al varco il mancuniano in questa sorta di prova del nove delle sue capacità senza la supervisione del fratello. Different Gear, Still Speeding è un’ottima risposta ai suoi detrattori e a quelli che lo volevano avvinto dalla depressione; al contrario questo è un album decisamente positivo e pieno di voglia di vivere, che mescola inni rock a ballate classiche e che vede la partecipazione di tutti e tre i principali esponenti del gruppo nella scrittura dei pezzi.

Si parte con la bellissima e potente Four Letter Word che andrà ad aprire anche i live e la canticchiabile Millionaire entrambe scritte da Andy, si passa poi al primo singolo uscito l’euforica The Roller e all’incalzante Beatles and Stones che più che un omaggio alle band ispiratrici è un guanto di sfida lanciato da Liam all’industria discografica come nei versi “I’m not doin’ what I’m told, well it freaks them mama, you know I can’t be bought and sold…”.

L’inno alla vita di Wind Up Dream precede l’orecchiabile e meno convincente dal punto di vista lirico Bring The Light, nonostante ritmo e cori la renderanno una delle più belle e partecipate nei concerti; la ballad acustica For Anyone sembra intonarsi perfettamente con il momento di crisi della società moderna in cui tutti sembrano sfiduciati e avrebbero bisogno di qualcuno che li incoraggiasse a non smettere di combattere (…For anyone who loves, For anyone who feels, I’m never giving up, Until the dream is real…); la tematica onirica prosegue con Kill For A Dream prima di venire interrotta dalla festaiola Standing On The Edge Of The Noise che ricorda nel refrane la Get Back beatlesiana. Different Gear, Still Speeding non si fa mancare neppure i classicisimi sha la la del rock made in Uk in Wigwam prima di arrivare ai brani conclusivi uno migliore dell’altro e così diversi tra loro: Three Ring Circus, in tipico stile Oasis fatto di un profluvio di chitarre elettriche che risuonano in modo puro e pulito con un ritornello perfetto da cantare a squarciagola ai concerti, The Beat Goes On rappresenta l’apice della scrittura con Andy Bell che si immagina la vita nell’al di là accompagnato dalla voce angelica di Liam e infine il crescendo psichedelico di The Morning Son.

Insomma un album di debutto da avere assolutamente nella discografia di casa. Una vittoria non solo per Liam ma per tutti i Beady Eye, perché questo disco traspira più che mai di aria fresca, libertà e coralità e non solo di rivincita per quello che molti definivano il più arrogante e irrequieto dei Gallagher.

Tracklist:
1. Four Letter Word
2. Millionaire
3. The Roller
4. Beatles and Stones
5. Wind Up Dream
6. Bring the Light
7. For Anyone
8. Kill for a Dream
9. Standing on the Edge of the Noise
10. Wigwam
11. Three Ring Circus
12. The Beat Goes On
13. The Morning Son