Con questo spettacolo, un monologo intenso e ben recitato, prodotto dal CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG, in collaborazione con Armunia Festival Costa degli Etruschi, entra nel vivo la rassegna Movimenti Paralleli 06/07 del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli.
Paolo Mazzarelli recita da solo, per una settantina di minuti, nella Sala Assoli del Teatro Nuovo. Non saprei dire cosa riempie di più la scena, se la sua indiscussa abilità di interprete o una felice intuizione drammaturgica: sta di fatto che, tra il pubblico che lascia la sala, si sente sussurrare un solo commento “bello, bello”. È lui a suscitare l’ondata di consensi o è il testo che porta in scena? Non l’ho ancora capito. Credo sia un onesto fifty-fifty.
Lo spettacolo nasce dall’intersezione di Ouverture russa di Heiner Müller e Flauto di vertebre di Vladimir Majakovskij: due testi “figli” della violenza e delle lacerazioni provocate dalla Seconda Guerra Mondiale.
L’interpretazione è intensa, sentita, accompagnata da un ricercato repertorio musicale.
Mazzarelli si cambia continuamente d’abito in scena e si trasforma in due personaggi diversi, che incarnano due parti di una coscienza in lotta, due forze opposte che cercano di annientarsi. Il primo, tratto da Müller, è un comandante dell’esercito russo che, durante l’assedio nazista di Mosca, è costretto a condannare a morte un proprio ufficiale, sparatosi volontariamente alla mano pur di non combattere. Il secondo, attinge dall’opera poetica di Majakovskij, è proprio il condannato che, in una specie di flashback, viene immaginato prima di partire per il fronte, mentre dichiara il suo amore ad una donna che poi lo respingerà, e poi pochi attimi prima che venga giustiziato.
“L’operazione drammaturgica da me svolta – dice Mazzarelli – è stata quella di entrare, a metà del racconto di Müller, nella mente, nel sogno del soldato incriminato e di immaginare che le incandescenti parole del Flauto di vertebre ne possano raccontare “l’ultima ora” da condannato, da amante, da uomo. Fuoco! mette uno di fronte all’altro gli archetipi più grandi e conosciuti di sempre: la guerra contro l’amore, la vita contro la morte”.
FUOCO!
di e con Paolo Mazzarelli
luci di Lino Musella e Paolo Mazzarelli
postazioni sceniche di Franco Bencis
CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG
in collaborazione con
Armunia Festival Costa degli Etruschi