I CORPI DANZATI DI YUMIKO YOSHIOKA

“La voce del corpo”- rassegna italiana di danza e teatro Butoh a Osnago

Con il workshop Body Resonance e lo spettacolo Before the dawn la coreografa Yumiko Yoshioka chiuderà il 14 giugno la rassegna “La voce del corpo”, inaugurata a Osnago (LC) il 21 maggio e dedicata alla danza nipponica Butoh.

A calcare per primo il palco è stato Atsushi Takeonuchi, assieme a Yumiko considerato uno degli esponenti di spicco del genere Butoh, che ha presentato i lavori Zero, nel quale lo stesso coreografo è in scena con Massimo Pierini, e U Pipe, eccentrico progetto del Jinen Group, in cui quattro danzatori cercano di liberare l’energia contenuta nei propri corpi traendo spunto dai fenomeni di propagazione del calore sperimentati in natura dagli elementi terrestri e seguendo i ritmi ora dilatati ora ossessivi della musica di Hiroko Komiya.

Ora è la volta di Yumiko, al quale si dovrà certamente una analoga introspezione fisica e psicologica dell’elemento corporeo, vero protagonista di questa danza orientale, la cui origine risale agli anni 50 del secolo scorso a seguito del trauma di Hiroshima per opera soprattutto del teatrante e ballerino Tatsumi Hijikata e di Kazuo Ohno. I due fondarono una teatralità che raccoglieva da una parte l’eredità della plurisecolare tradizione giapponese scenica del Kabuki (il teatro popolare dell’emergente ceto borghese) e del Nō (le maschere stilizzate e allusive della colta aristocrazia nipponica), dall’altra recava l’impronta delle esperienze avanguardistiche primonovecentesche, soprattutto dadaiste, di Artaud col suo teatro della crudeltà, le atmosfere decadenti e scandalose di Mishima (al quale si ispira il debutto Butoh nel 1959 di Hijikata).

La dimensione del corpo diventa superficie di connessione delle diverse forme artistiche coinvolte nel Butoh: il teatro, la danza, la pittura, la scultura. Pur a partire da coreografie surreali e astratte, dove notevole spazio è riservato all’improvvisazione e all’istintualità, la fisicità esasperata dell’attore-danzatore diventa veicolo di una visione per certi versi profondamente ideologica, si direbbe quasi politica, della società giapponese così come si è sviluppata dal dopoguerra in avanti: laddove il trauma dell’atomica ha condotto a una ricostruzione selvaggia e frenetica di stampo capitalistico e americanista delle strutture sociali e urbane, imponendo la rimozione delle faglie più dolorose del passato senza il tempo di elaborarne il lutto, il Butoh propone un ritorno ad un movimento primordiale, che voracemente si appropria di ogni minima sfaccettatura dell’essere, anche del disagio, della lentezza. Per questo il corpo, che secondo Yumiko deve lasciarsi “danzare e trasportare dal caos”, spontaneamente si reinventa di volta in volta oggetto, animale, energia, in un incessante gioco di metamorfosi.

A precedere Yumiko nella rassegna troviamo poi lo spettacolo Ready made Butoh, del gruppo Oloart organizzatore di La voce del corpo, che porta in scena un omaggio ai maestri dell’avanguardia teatrale Tadeutz Kantor e Marcel Ducharp e il Progetto ombra di Ruggero Maggi, performance di strada già realizzata dall’artista italiano nel 1988 a Hiroshima per commemorare la tragedia della seconda guerra mondiale.

Sabato 6 Giugno – Piazza della Pace – Osnago – Dalle ore 11.00 Gratuito- PROGETTO OMBRA Performance di Ruggero Maggi e con Bruno Freddi, Andrea Cereda ed il gruppo Oloart .
Domenica 7 Giugno – Spazio Opera Fabrizio De Andrè- Osnago – Ore 21.00 ing. 5 € READY MADE BUTOH Omaggi a Kantor e Duchamp. Gruppo Oloart.
Venerdì 12 e Sabato 13 Spazio Lega Ambiente- Campsirago- Body Resonance Workshop di Yumiko Yoshioka. Orario: Venerdì ore 14.00/18.30 – Sabato ore 10.00/14.00 – Costo € 20 previa iscrizione. Posti limitati 15 persone.
Domenica 14 Giugno – Parco di Villa D’Agostino – Osnago Ore 21.30 ing. 5 €-BEFORE THE DAWN (Prima dell’alba) solo di danza/teatro Butoh di e con Yumiko Yoshioka.