Venezia 71. Orizzonti
Presentato nella sezione Orizzonti il nuovo film del regista Hong Sangsoo. Una storia semplice fatta di sentimenti, di parole, di tempo e di pazienza.
Mori (Ryô Kase) è un giovane giapponese che decide di andare in Corea per ritrovare l’amore. A lei ha scritto tantissime lettere, senza ordine, un fiume di inchiostro speso per dimostrarle quanto la ami e quanto lei sia importante per lui. Lettere che la donna ha ricevuto, prima di partire verso la montagna, e che leggerà, una dopo l’altra, confondendole, sovrapponendole senza una vera e propria coerenza.
Una storia delicata fatta di incontri e di sentimenti che si snodano tra piccole pensioni, stradine e ristorantini. Riflessioni e pensieri che aiutano a capire, lunghe passeggiate che portano Mori alla ricerca di questa donna perduta tempo prima, ma mai dimenticata.
In poco più di un’ora il regista coreano riesce a ricreare in maniera raffinata l’atmosfera dell’attesa, atmosfera che viene scandita dagli incontri di Mori con gli abitanti del posto. Persone differenti con mille altre storie da raccontare e con nuovi sentimenti da condividere.
L’originalità, se non nella storia, sta proprio nel modo di raccontarla. Grazie infatti a una temporalità non lineare gli eventi si susseguono in modo apparentemente casuale offrendo così una visione originale sulla totalità del racconto.
Titolo originale: Jayueui onduk
Nazione: Corea del Sud
Anno: 2014
Genere: Drammatico
Durata: 66′
Regia: Sang-soo Hong
Cast: Ryô Kase, Moon Sori, Younghwa Seo, Kim Euisung
Produzione: Jeonwonsa Film