Torino 27. Festa Mobile
Alfredo (Antonio Catania) fa l’ architetto; Susanna (Monica Guerritore), sua moglie, è una psicologa, sensibile ai casi di donne maltrattate. Appartagono a quella che viene definita la “gente bene” o “bella gente”. Sono Cinquantenni dall’aria giovanile, dalla battuta pronta e lo sguardo intelligente. Vivono a Roma ma trascorrono i fine settimana e parte dell’estate nella loro casa di campagna all’interno di una tenuta privata.
Un giorno Susanna, andando in paese, resta colpita da una giovanissima prostituta che viene umiliata e picchiata da un uomo sulla stradina che porta alla statale.
In un attimo la vita di Susanna cambia, ha deciso che vuole salvare quella ragazza.
Salvarla per salvare i propri ideali, rievoncandoli e anche per non arrendersi all’età e a ciò che è stata.
Ma una ragazza straniera che fa la prostituta, può migliorare la sua condizione? E una famiglia vissuta sempre nell’agiatezza, con dei solidi riferimenti intellettuali, può rischiare di mettere a repentaglio tutto ciò che ha avuto in eredità e tutto ciò che ha costruito per rispettare le proprie convinzioni? Si possono veramente abbandonare i pregiudizi o solo accantonare? Forse… Ma, quando gli eventi precipitano, la distanza tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere diventa più grande di quanto si possa immaginare.
Presentato in anteprima nazionale al Torino Film Festival, nella sezione Festa Mobile, La bella gente è il secondo lungometraggio, dopo Ultimo stadio del 2002, del regista Ivano De Matteo.
Questo film, già proiettato ad Annecy, ha ottenuto successo in Francia, ma purtroppo qui in Italia è ancora senza distribuzione. Ed è un vero peccato. Perchè La bella gente, non solo ha un cast italiano di professionisti, Monica Guerritore, Antonio Catania, Elio Germano, Myriam Catania, Iaia Forte e la giovane e promettente Victoria Larchenko, ma è un film onesto, costruito con una linearità che lo rende affettatamente tagliente.
Questa storia (scritta da Valentina Ferlan) è una storia semplice, senza grandi drammi e senza personaggi malvagi. Eppure, ha il potere di freddare lo spettatore, di metterlo di fronte a una realtà fatta di classi sociali, che si nascondono con protervia celata da ideali.
La bella gente, che è stato realizzato unicamente con il contributo statale di 450 mila euro (come ha detto il regista) e girato in sole quattro settimane, è un’amara commedia di costume che analizza, senza eccessi o edulcorazioni, una classe sociale. Un film interessante, dignitoso, che lascia il segno, per saper creare una suspense emotiva e una riflessione, pur non essendo un giallo, nè tantomeno un noir.
Il titolo del film, come ha detto sempre il regista, è rivolto a tutti coloro che si ritengono delle “brave persone”, ma in realtà la loro è solo una facciata di perbenismo.
Una frase rappresentativa ed eloquente del film, che potrebbe definirlo, è proninciata da Monica Guerritore/Susanna: “E’ difficile capire come comportarsi quando la persona a cui dai tanto inizia a prendere”.
Titolo: La bella gente
Regia: Ivano De Matteo
Durata: 98′
Paese: Italia
cast: Monica Guerritore, Iaia Forte, Antonio Catania, Elio Germano, Giorgio Gobbi, Myriam Catania, Victoria Larchenko
Produzione: X-Film; in collaborazione con Solaris Cinematografica