“LA CASA DEL SONNO” DI Jonathan Coe

Le bizzarrie delle vite attorno al sonno

Ashdown è un’austera costruzione sede in passato di alloggi per studenti, e attualmente destinata alla clinica del dottor Dudden, specializzato nello studio e trattamento dei disturbi del sonno.
La narrazione si articola lungo due binari paralleli: uno nel biennio 1983 1984, l’altro nelle ultime due settimane del giugno del 1996.

I protagonisti, in pieno stile di Jonathan Coe, sono un gruppo di studenti di college, diversissimi tra di loro ma legati dal un filo conduttore: il sonno.
Gregory, studente di medicina, diretto verso la specializzazione in psichiatria, ossessionato dal sonno altrui; Terry, prima incapace di dormire meno di quattordici ore al giorno, e patologico insonne dodici anni dopo; Veronica, una giovane studentessa lesbica, politicamente inserita, che sogna di vivere nel mondo del teatro; Robert, innamorato follemente di Sarah, la ragazza narcolettica attorno a cui si snodano le vicende del romanzo.

I percorsi dei protagonisti sono destinati a incrociarsi sempre, a causa di una fitta rete di coincidenze che arricchiscono la vicenda. I protagonisti passano la loro vita a interrogarsi sul significato del sonno, sulla sua totale inutilità, nel caso del dottor Dudden, sulle ragioni della sua assenza, come nel caso di Terry, ossessionato prima dai propri sogni, tanto da rinunciare a vivere la vita reale, e da film quasi mai visti sulla scena del pubblico poi, Robert ossessionato dal desiderio di venire desiderato dalla donna amata al punto da rinunciare anche a se stesso pur di averla, Veronica che dai propri sogni invece fugge.

Il romanzo è appassionante, e lega al destino dei personaggi dalla prima all’ultima pagina, grazie a espedienti narrativi come salti temporali costanti nella narrazione, improvvisi colpi di scena, e al contesto storico particolare tanto amato da Jonathan Coe, che è l’Inghilterra della Tutcher.

“Qualunque cosa sia andata per il verso storto, qualunque sbaglio ulteriore io abbia commesso, ora so chi sono. Io so chi sono, e mi sta bene.”

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Jonathan Coe è nato a Birmingham nel 1961, si è laureato a Cambridge e ha Warwick, vive a Londra. Ha scritto due biografie ( Humphrey Bogart e James Stewart ) e il romanzo “The Dwarves of Death”, pubblicato in Italia col titolo “Questa notte mi ha aperto gli occhi” (Polillo Editore, 1996).
E’ l’autore dei celebri “La famiglia Winshaw” (1995), che ha vinto in Francia il Premio per il miglior libro straniero, “L’amore non guasta” ( 2000), “La banda dei brocchi” ( 2002), Donna per caso (2003), “Caro Bogart. Una biografia” ( 2004), “Circolo Chiuso” (2005), e “La pioggia prima che cada” (2007).

Jonathan Coe, La casa del sonno, Feltrinelli, 1998, pp. 312, € 15,49.