Fuori Concorso
Philippe è il figlio maggiore di una famiglia semplice e perbene della provincia francese ed essendo rimasto l’unico uomo di casa dopo la scomparsa prematura del padre si sente responsabile di sua madre e delle sue sorelle. Grazie al lavoro riesce ad aiutare economicamente la madre e cerca di essere da esempio per le sorelle, una tranquilla ragazza in procinto di sposarsi ed un’adolescente irrequieta.
I suoi unici sentimenti trasgressivi sono una passione-ossessione per un busto di donna in pietra, regalato anni prima alla madre dal marito, dal quale è fortemente attratto ed un avversione nei confronti dell’ultima “fiamma” della madre, che considera inadatto a renderla felice.
La vita scorre tranquilla (monotona?) fino al matrimonio della sorella, dove Philippe conosce Senta, damigella d’onore della sposa.
Una figura femminile enigmatica e magnetica che affascina ed attrae Philippe per la sua determinazione (gli si presenta come qualcosa di inevitabile, di predestinata a lui) coinvolgendolo in una relazione passionale che stravolge ritmi ed abitudini del giovane.
Senta mostra a Philippe la casa dove vive, gli racconta il suo passato ed il suo presente ma queste confidenze spaventano il giovane che non riesce a capire dove finisce la realtà e dove comincia la fantasia della ragazza.
Ma la passione è troppo forte e anche quando Senta parla (pericolosamente) di omicidio come prova d’amore, come dimostrazione dell’onnipotenza della loro unione, come gesto che innalzerebbe gli innamorati ad una condizione al di sopra delle leggi, fondendoli in un legame inossidabile (si pensi alla “filosofia” di Raskòl’nikov in “Delitto e castigo” di Dostoevskij), Philippe non trova la forza per un allontanamento definitivo; anzi, convinto che l’atteggiamento della ragazza sia da attribuire alla sua infanzia burrascosa e ad un bisogno di amore (che lui desidera darle), si abbandona all’ossessiva relazione.
Ormai, però, Philippe è costretto a ricorrere a menzogne e sotterfugi pur di soddisfare le richieste dell’amata e dedica sempre più tempo a controllare la veridicità delle sue parole.
Il resto dei personaggi assume ora l’unica funzione di smentire o confermare le “storie” della ragazza, facendo vacillare le certezze di Philippe.
Neanche il finale sbrigativo ed ormai prevedibile della vicenda riesce a cancellare dalla memoria dello spettatore l’atmosfera di sottile angoscia ed incertezza che Chabrol crea magistralmente, dall’entrata in scena di Senta in poi, nella miglior tradizione noir.
Purtroppo, però, la caratterizzazione dei protagonisti ne risente: Philippe e Senta non sono ben delineati e credibili, le loro paranoie e le loro ossessioni sono accennate (più per disorientare lo spettatore che per delineare la psicologia dei personaggi) e non permettono di comprendere la loro natura a fondo.
Titolo originale: La Demoiselle d’honneur
Nazione: Francia
Anno: 2004
Genere: Thriller
Durata: 110′
Regia: Claude Chabrol
Cast: Benoît Magimel, Laura Smet, Aurore Clément, Bernard Le Coq
Produzione: Antonio Passalia, Patrick Godeau
Distribuzione: Janus International
Data di uscita: Venezia 2004