“La voix humaine e Pagliacci” a Jesi

Si conclude la 42a Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi, venerdì 27 novembre alle ore 21, con il dittico La voix humaine di Poulenc per la prima volta rappresentata a Jesi, e Pagliacci di Leoncavallo, in coproduzione con i Teatri di Cremona, Como, Brescia, Ferrara, Pavia. La regia di Leo Muscato, direzione d’orchestra Matteo Beltrami. Replica domenica 29 novembre alle ore 16.

La 42ª stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini, chiude venerdì 27 novembre ore 21 (replica domenica 29 ore 16) con un nuovo allestimento – in coproduzione con I Teatri del Circuito Lirico Lombardo – de La voix humaine di Francis Poulenc per la prima volta rappresentata al Teatro Pergolesi di Jesi, opera proposta in dittico con Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. La direzione dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana è affidata a Matteo Beltrami, il Coro è del Circuito Lirico Lombardo diretto da Antonio Greco, il Coro dei Pueri Cantores “D. Zamberletti” di Macerata è diretto da Gian Luca Paolucci.

Leo Muscato, che nel 2007 ha ricevuto il premio come migliore regista emergente dall’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali per spettacoli quali “Nati sotto contraria stella” da Shakespeare, “L’altra Nora” da Ibsen e “Gabbiano – Il volo” da Cechov, debutta con questo allestimento nella regia lirica. Le scene sono di Antonio Panzuto, i costumi di Monica Iacuzzo, le luci di Alessandro Verazzi.

La solitudine di una donna al telefono, abbandonata dal suo amante, è il tema quanto mai attuale al centro della vicenda de La voix humaine, tragédie lyrique in un atto dall’omonima tragedia di Jean Cocteau. La sfida rappresentata dall’opera è quella di una perfetta integrazione tra scena, parola e musica; il dramma di Cocteau apriva a Francis Poulenc nuove possibilità di definire una tappa essenziale della propria indagine sulla psicologia femminile che già aveva prodotto esiti molto buoni con Les mamelles de Tirésias e i Dialogues des carmélites.

La voix humaine è incentrata sui temi dell’amore e della solitudine, incarnati da una figura femminile, sola in scena, che dialoga al telefono con un uomo. Protagonista è il soprano olandese Charlotte Riedijk, artista dalle grandi doti vocali e sceniche.

La prima de La voix humaine ebbe luogo il 6 febbraio 1959 all’Opéra Comique di Parigi e a Jesi non è mai stata rappresentata. La prima di Pagliacci fu al Teatro Dal Verme di Milano nel 1892 e l’opera è stato rappresentato al Teatro Pergolesi di Jesi per la prima volta durante la Stagione di Settembre 1923, per tornarvi poi in altre stagioni tra cui – ultima in ordine di tempo – nel 1982 con Cecilia Fusco.

La vicenda di Pagliacci si ispira, racconta l’autore, a fatti realmente accaduti ai quali il giovane Ruggero Leoncavallo aveva assistito (il padre, magistrato in Calabria, aveva infatti giudicato un delitto di gelosia avvenuto a Montalto Uffugo). Nel dramma d’impronta verista in un prologo e due atti, si svolge la vicenda di una compagnia di attori, giocolieri e saltimbanchi tormentati da gelosia, risentimento ed odio: interpreti dell’allestimento al Teatro Pergolesi sono Esther Andaloro (Nedda), Mickael Spadacini (Canio), Ivan Inverardi (Tonio), Giulio Pelligra (Peppe), Enrico Maria Marabelli (Silvio).

«L’azione di Pagliacci – spiega Leo Muscato – è ambientata ai giorni nostri. Si è scelto di dare un carattere molto preciso al tipo di spettacolo che questi comici portano in scena, una sorta di reinvenzione contemporanea della Commedia dell’Arte. Poi ci si è concentrati sull’universo teatrale che si voleva raccontare, cercando di far emergere il privato di questa compagnia, e scegliendo di mostrare il dietro le quinte del loro spettacolo», con sarte, tecnici e macchinisti che diventano parte integrante dello spettacolo. Per La voix humaine «la camera da letto minuziosamente descritta da Cocteau, qui diventa una stanza metaforica che sconfina dalle quattro mura di un appartamento e si fa luogo dentro cui proiettare paure e ossessioni. La protagonista tenterà in tutti i modi di fuggire questo stato; pretenderà una sincerità troppo dolorosa da sopportare e si perderà all’interno di un delirio immaginativo, visualizzato da un gioco di ombre, luci e presenze. Alla fine si ritroverà ancora una volta fra le quattro mura della sua camera da letto ad aspettare che il tempo faccia il suo corso».

Biglietti: da 12 a 65 euro (opere)
Info: Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi tel. 0731 206888;
[biglietteria@fpsjesi.com->biglietteria@fpsjesi.com] –www.fondazionepergolesispontini.com