“MATTATOIO N.5” di Kurt Vonnegut

Ovvero la crociata dei bambini

Questo libro risale agli anni ’60, fu pubblicato infatti nel 1966, nell’America della Guerra Fredda, dopo la morte di JFK e del sogno dell’Ultima Frontiera. Vonnegut ha assistito nel 1945, come prigioniero, alla distruzione di Dresda da parte dei bombardieri della Royal Air Force britannica e della United States Army Air Force. Il mattatoio n.5, ovvero Schlagerlager Nr.5, è il luogo dove ha trovato rifugio insieme agli altri prigionieri durante il bombardamento.

Se la maggior parte degli avvenimenti, dei personaggi e delle notizie è stata attinta dalla realtà, il libro non è un’autobiografia. Il protagonista è Billy Pilgrim, un uomo qualunque che si trova a Dresda nel ’45, torna e viene curato dai traumi riportati durante il conflitto. Sposa la figlia del proprietario dell’azienda dove lavorava e diventa ricco. La sua esistenza seguirebbe un’insignificante e vuota tranquillità, se non cominciasse, dopo la morte della moglie, a viaggiare nel tempo, a vivere un pellegrinaggio che lo porta più volte negli stessi luoghi della sua vita. Pilgrim non sa mai dove e quando avverrà la prossima tappa. Sa che potrebbe risvegliarsi e ritrovarsi nel mattatoio n.5 così come nel letto matrimoniale il primo giorno della luna di miele.

Nelle sue tappe all’ospedale psichiatrico dove viene curato al ritorno dalla guerra, un suo compagno gli fa conoscere le opere di Kilgore Trout, uno scrittore di fantascienza. In una sua opera dal titolo Il Vangelo dello spazio, parla di un extraterrestre che scende sulla terra dove studia approfonditamente il Cristianesimo, e che giunge alla conclusione che il vero messaggio del Vangelo è quello che, se si vuol crocifiggere qualcuno, deve essere una persona senza relazioni importanti. Propone la sua versione dove Gesù è un uomo qualunque che dice le cose come vengono riportate nel Vangelo e per questo viene messo in croce. In quel momento si aprono le nuvole e scende la voce di Dio che lo nomina suo figlio adottivo. Il nuovo insegnamento diventa così che Dio punirà chiunque ucciderà un barbone senza relazioni importanti.
In un avvicendarsi di situazioni tragiche, assurde e ridicole, Vonnegut descrive lo sconvolgimento che la violenza della guerra provoca sulla vita degli uomini. La vita di Billy Pilgrim diventa un girovagare senza meta perché ormai nessuna meta è degna di essere seguita.

Il sottotitolo, La crociata dei bambini, si riferisce ad un fatto storico. Nel 1213 due monaci arruolarono dei bambini che raccolsero in Germania e Francia. Li riunirono a Marsiglia dove li imbarcarono ma il loro progetto non era quello di mandarli in Palestina bensì di venderli come schiavi nell’Africa del Nord. I soldati arruolati che partirono per la guerra erano convinti di perseguire un nobile scopo, ma se non sono morti, sono diventati schiavi della disillusione, del terrore e della violenza.

L’opera di Vonnegut è un manifesto scritto da un americano che è stato testimone della stessa violenza americana, un manifesto contro la guerra di qualsiasi bandiera, dove sono mandati a rischiare la vita, fisica e spirituale, quelli di cui non importa a nessuno.

Feltrinelli, Milano, 2005