Il regista Enzo Monteleone ha presentato a Milano il suo ultimo lavoro, “Due Partite”, tratto dal testo teatrale della scrittrice e regista Cristina Comencini. A parlare del film erano presenti, con tutta la loro sincera solarità, le attrici di questa commedia intensa e allegra.
Monteleone è stato “investito” regista di quest’opera dalla stessa Comencini.
Pur sapendo che è un film tutto al femminile e che richiamerà nelle sale un pubblico maggiormente composto da donne: “Come è successo per la versione teatrale, anche perché nasce per un certo tipo di pubblico, ma c’è un cast talmente bello e il tema è così universale, che spero non sia visto solo dalle donne”.
Il regista era circondato dalle deliziose e bellissime Paola Cortellesi, Claudia Pandolfi, Isabella Ferrari, Carolina Crescentini, Alba Rohrwacher e Marina Massironi.
A turno le protagoniste hanno raccontato come è stato per loro immedesimarsi nella parte.
Claudia Pandolfi: “Io sono Rossana, figlia di Sofia. Rossana ha un carettere molto ben strutturato, mi sento vicina a lei, ho attinto alla mia durezza, poi Enzo mi ha riportato sui binari. È un personaggio con un carattere imponente, ingombrante, ha ereditato dalla madre un atteggiamento molto nervoso.”
Paola Cortellesi: “Io sono Sofia, diciamo che non è proprio una “santa” come personaggio… è scontenta del suo ruolo di madre e moglie, vorrebbe emanciparsi e riversa sugli altri la sua aggressività. Non è una persona da amare, ma mi è piaciuto interpretarla, perché è una dura, che parla liberamente di sesso con le sue amiche, non è mai morbida, soffre in silenzio. Un ruolo stimolante insomma.”
Alba Rohrwacher: “Sono Giulia, figlia di Beatrice. La prima volta che ho letto la scrittura, perché non ho visto la versione teatrale, mi sono spaventata, perché Giulia portava con sé la parte più dolorosa, usciva dalla commedia, pur facendone parte. Enzo mi ha aiutata tanto a interpretare una Giulia forte che reagisce al dolore.”
Isabella Ferrari: “Per il ruolo di Beatrice mi sono ispirata a mia madre, completamente. Il resto è venuto da sé. A teatro, ogni sera in scena diventavo sempre più mia madre, tanto che una volta che lei venne a vedermi, uscì offesa. Per la versione cinematografica ho apportato delle correzioni al personaggio.”
Carolina Crescentini: “Sara è un personaggio lontano da me, ha i nervi tesi, cerca un riscatto che sua madre non ha mai avuto. Ha investito tutto su questo, perdendo di vista la sua vita privata, il suo rapporto con il marito.”
Marina Massironi: “Per il ruolo di Claudia ho preso come riferimento mia madre, per lo spirito di sacrificio che ha avuto. Io non resisterei mai nella situazione di Claudia, nel suo essere una buona madre per nascondere una grave sofferenza.”
Valeria Melillo: “Per il ruolo di Cecilia mi sono ispirata a una mia amica (di cui spudoratamente fa anche il nome!). I personaggi di questo film sono tutti belli, per interpretarli non si deve assolutamente giudicarli. Io non ho giudicato Cecilia, l’ho accolta per come è.
Purtroppo Margherita Buy non era presente; la sua interpretazione è stata, come sempre, esemplare, credibile fino in fondo. Ma del suo personaggio sappiamo che ha detto: “Gabriella è una donna poco inserita nel suo tempo, che però sente l’urgenza di un cambiamento. Vive una sorta di frustrazione. E’ un personaggio che vive tutte le contraddizioni dei suoi tempi.
Due Partite mette in mostra con onestà i desideri, la vita, i figli, le difficoltà, i rapporti con gli uomini, il lavoro e la famiglia, li racconta in due epoche, a distanza di trent’anni.
Due Partite scava nel ruolo di madre e in quello di figlia, due mondi che sono lontani: le figlie sono state costrette a diventare più ciniche, più mascoline, ma i problemi profondi sono sempre gli stessi.
Al cinema:
|
In teatro:
|
Foto a cura di Ilaria Falcone Copyright © NonSoloCinema.com – Ilaria Falcone