Schermi d’Amore, il festival organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, festeggerà dal 24 marzo al 2 aprile prossimi il decimo compleanno.
“Un anniversario che ci consente di tirare le somme del progetto culturale che abbiamo promosso nel 1996, mantenendo in vita a Verona, rilanciandola, una manifestazione cinematografica internazionale che altrimenti avrebbe chiuso i battenti”. Dicono i due appassionati direttori artistici, Paolo Romano e Giancarlo Beltrame. “Se da un lato crediamo di aver contribuito a una rivalutazione, almeno in Italia, del mélo, genere multiforme che possiede una propria unicità e universalità, dall’altro riteniamo di aver dimostrato di essere andati oltre il mito di Giulietta e Romeo, che pure era stato l’imprescindibile punto di partenza”.
E nell’edizione numero dieci si va dall’omaggio a Vincente Minnelli in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa, con la riproposta dei suoi melodrammi (l’altra faccia del suo lavoro di regista rispetto al musical e alle commedie), all’esplorazione del cinema sentimentale dei re della commedia all’italiana di questi ultimi tre decenni, i fratelli Vanzina. E ancora: dal melò nordico dei Paesi Scandinavi, con sorprendenti scoperte come quelle di un Rodolfo Valentino finnico, a un convegno a sorpresa, per ora “top secret”, organizzato da Piera Detassis, direttrice di Ciak.
Nella sezione “Amori in (con)concorso i film in lizza saranno dieci inediti in Italia, provenienti da tutto il mondo e prodotti nell’ultimo biennio. La giuria assegnerà il Premio Calzedonia al miglior film, con un contributo per la distribuzione nelle sale italiane; il Premio per la migliore fotografia. Il Premio speciale “Stefano Reggiani” verrà assegnato da una giuria di critici e giornalisti cinematografici, mentre il Premio speciale Giuria giovani andrà al film che meglio interpreta le problematiche sentimentali giovanili.
Il discorso retrospettivo comprenderà la sezione “panorama” dove sono in programma cult movie, film restaurati, anteprime di prestigio, capolavori ritrovati, curiosità, pellicole non sempre comprese dal pubblico o dalla critica, con uno speciale focus sul cinema coreano.
Ci sarà una rassegna dei film che hanno vinto il premio principale nelle edizioni precedenti, 10 variazioni sul tema dell’amore per verificare la capacità del festival di individuare temi e interpreti significativi del melodramma in tutto il mondo.
Una chicca particolare è rappresentata da “Luci del Nord” ovvero una sezione dedicata al melodramma nordico realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino – Fondazione Maria Adriana Prolo. Si tratta di un viaggio alla scoperta, o talvolta riscoperta, di pellicole che hanno caratterizzato le cinematografie di Finlandia, Norvegia e Svezia. Tra i film in cartellone alcune opere giovanili del maestro Ingmar Bergman e un omaggio all’attore e regista Teuvo Tulio, definito il Rodolfo Valentino finlandese.
Occhi puntati poi su Vincente Minnelli, a vent’anni dalla morte, con la proposta di dieci grandi melodrammi da lui diretti tra il 1949 (Madame Bovary) e il 1965 (Castelli di sabbia).
Per quanto riguarda i fratelli Vanzina “Schermi d’amore” proporrà un percorso sul versante sentimentale della loro produzione. In trent’anni di cinema hanno anche preso in considerazione la trasformazione dell’Italia dal punto di vista sentimentale.
Da ricordare inoltre che, In collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità, ci sarà una sezione di film che raccontano storie di donne. Prosegue in questa sezione, l’omaggio a Rainer Werner Fassbinder, regista “maledetto” che come pochi ha saputo creare memorabili figure femminili. E’ previsto infine un omaggio a Jane Fonda con la proiezione del capolavoro ritrovato di Alan J. Pakula Una squillo per l’ispettore Klute.